Stramaccioni esclusivo: “Azmoun? Talento vero, può fare benissimo”

Intervista all’ex tecnico della Roma baby e dell’Inter, che ha allenato per sei mesi un club iraniano
Stramaccioni esclusivo: “Azmoun? Talento vero, può fare benissimo”© Getty Images
Chiara Zucchelli
3 min

Quando parla dell’Iran Andrea Stramaccioni unisce competenza e sentimento. Perché l’esperienza da allenatore a Teheran, come tecnico dell’Esteghlal, gli è rimasta dentro sia dal punto di professionale che umano ed è per questo che parlare dell’arrivo di Azmoun alla Roma, per lui, significa parlare non solo di calcio. «Sardar è un ragazzo sensibile, si è esposto molto anche su questioni extra-campo ed è andato via giovane dall’Iran. Non penso che per lui sarà un problema l’adattamento, avendo vissuto in Russia e Germania. I problemi, se così possiamo dire, sono altri».

Quali?
«Le sue condizioni fisiche e la volontà dell’allenatore. Se starà bene e se il suo arrivo è stato condiviso da società e tecnico non ci saranno problemi. Perché è un bel giocatore, uno di livello».

Magari lo commenterà su Dazn.
«Questa domenica sarò in studio, poi vedremo. Questa nuova esperienza mi piace molto e anzi ringrazio Dazn che dopo sei mesi ha voluto rinnovare per un altro anno».

Un anno, almeno, è quanto Azmoun resterà alla Roma: come giudica questa operazione?
«Una scommessa. Una bella scommessa, perché il ragazzo ha talento. Parliamo di uno dei migliori attaccanti asiatici degli ultimi 15 anni, un talento che purtroppo in Germania non ha avuto continuità fisica e non ha giocato molto. Solo 8 partite su 26 da titolare, credo sia venuta meno anche un po’ di fiducia».

Ci racconta qualcosa di lui?
«E’ una punta, una seconda punta. All’occorrenza può giocare anche come prima, ma da il meglio di sé quando accanto ha un partner con cui dialogare. Non a caso la sua stagione migliore è stata quella 2020- 2021, quando allo Zenit faceva coppia con Dzyuba e hanno segnato più di 40 gol in due».

Sembrava destinato a una grande carriera, poi si è un po’ perso.
«Lui non ha voluto rinnovare. Ha lasciato giovane l’Iran andando al Rubin e poi allo Zenit. Visto che stava andando a scadenza a giugno, il Bayer Leverkusen lo ha preso già a gennaio ma gli infortuni lo hanno frenato e limitato. Non è mai stato determinante».

Anche adesso non sta benissimo.
«Ma non ha avuto infortuni gravi o traumatici. Secondo me, se sta bene, la Serie A può essere un campionato adatto a lui. Anche perché spesso si sottovaluta una cosa».

Cioè?
«Questo è un ragazzo di 28 anni che ha esperienza internazionale. Ha fatto Champions ed Europa League e ha giocato due Mondiali. In Qatar non ha fatto benissimo, ma ci è arrivato un po’ corto proprio per gli infortuni. Non è un caso, però, che la partita che l’Iran ha fatto meglio, con il Galles, è quella in cui lui e Taremi sono partiti titolari insieme».

I tifosi sono un po’ perplessi.
«Intanto vediamo se il mercato terminerà così o se ci saranno novità. Ho sentito paragoni con Solbakken, ma per me non esistono. Né tecnicamente né come esperienza. Il norvegese lo hai preso da un club poco noto come il Bodo e lui stesso era poco famoso, Azmoun ha una grande esperienza internazionale, un percorso, credo che lo stesso Mou lo volesse al Tottenham. Insomma, è un giocatore vero. E secondo me se tornerà quello dello Zenit per la Roma sarà una risorsa importante».


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