Roma, Lukaku contro il Milan almeno per l'abbraccio dell'Olimpico

L'attaccante non è al top dopo un’estate difficile, il club giallorosso lo aspetta e lui potrebbe anche saltare le convocazioni di settembre con il Belgio
Roberto Maida
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Smaltita l’euforia, è il momento dei programmi: quando tocca a Lukaku? E’ presto per dirlo ma è ragionevole immaginare che, se tutti i documenti per il trasferimento saranno a posto, già venerdì sera lo vedremo in panchina all’Olimpico. Precettato subito da Mourinho per risvegliare la Roma, almeno con una scossa psicologica, dopo due partite insoddisfacenti. Tanto più che contro il Milan lanciatissimo molto probabilmente mancherà Dybala, fermato a Verona da un problema muscolare. Un’eventuale sconfitta, che è nelle cose in questo momento, complicherebbe non poco la classifica con una sosta lunghissima davanti. 

Roma, Lukaku non è in condizione   

E allora: da stamattina a Trigoria parte il countdown. Lukaku non è al cento per cento, in nessun parametro atletico. Ma non potrebbe essere altrimenti dopo un’estate senza amore. Come è accaduto a Belotti lo scorso anno, Big Rom si è allenato quasi sempre da solo. E negli ultimi tempi il Chelsea, che non voleva reintegrarlo nell’organico, lo ha dirottato nella seconda squadra per evitare contenziosi legali. Negli ultimi giorni addirittura Lukaku era a Bruxelles, a casa sua, in attesa di raggiungere la Roma. Quindi è impensabile che possa giocare contro il Milan. Ma è comunque importante che sia presente. E Mourinho, che torna in panchina dopo la squalifica, questo lo sa. Non potrà utilizzare lo stesso metro applicato con Sneijder all’Inter e con Abraham alla Roma, entrambi titolari dopo un solo allenamento con i compagni, ma neppure lo ignorerà nel momento del bisogno. Lo ha già conosciuto al Chelsea e al Manchester United, non faticherà a recuperare con Lukaku l’antico feeling tecnico-tattico. Per l’esordio vero invece si dovrà attendere la sosta, quando Romelu forse non andrà neanche in Belgio con la nazionale. 

Roma, la strategia contro il Milan 

Di sicuro nella formazione titolare ci sarà ancora Andrea Belotti, la nota più positiva delle prime due giornate di campionato: con due gol e mezzo, un assist e un’espulsione procurata, ha fatto ampiamente il suo dovere dopo una stagione di delusioni continue. I dubbi sono invece sul modulo e sul piano-partita. Con Azmoun ancora infortunato, e non così vicino alla guarigione, Mourinho aspetta dai medici il responso definitivo su Dybala però già immagina la squadra da opporre al Milan. Seguendo la logica del 3-5-2 che ha allenato per tutta l’estate, El Shaarawy dovrebbe trovare posto in attacco di fianco a Belotti. Ma nella situazione di difficoltà, non sarebbe azzardato immaginare l’avanzamento di Pellegrini con la conferma di Paredes nel mezzo e la promozione di Aouar. Sarebbe una Roma più difensiva ma anche più equilibrata dopo le inspiegabili amnesie di Verona. Inoltre El Shaarawy sarebbe l’unico vero cambio in attacco, soprattutto se Solbakken fosse ceduto nelle ultime ore di mercato. Mourinho è uno che sta attento alle manovre in corsa: un’alternativa gli serve.   

Roma, ipotesi Celik titolare

Attenzione alle sorprese anche sulle fasce: mentre a sinistra è aperto il ballottaggio Spinazzola-Zalewski, a destra si potrebbe rivedere Celik dall’inizio. Fin qui non ha giocato neanche un minuto ma nello scorso campionato per due volte ha marcato bene Leao, che conosce dai tempi in cui i due condividevano lo spogliatoio del Lilla. Ogni dettaglio conta. 


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