Mourinho punta quota 300 punti in Serie A: così vuole far vincere la Roma

José è a 296 punti ma ha gli uomini contati in difesa e a centrocampo per le due trasferte difficili che aspettano i giallorossi a Torino a Genova
Mourinho punta quota 300 punti in Serie A: così vuole far vincere la Roma© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
4 min

Non c’è riposo ma nemmeno tempo: sono i giorni in cui la Roma deve cambiare marcia. Rien ne va plus. Dopo il viaggio a Tiraspol è già campionato con il calendario che impone altre due trasferte in cinque giorni: stasera a Torino, giovedì a Genova. Rimasto in silenzio in questa vigilia, José Mourinho conta i giocatori e si accorge che le scelte sono limitate almeno nei due reparti - la difesa e il centrocampo - che gli hanno provocato più grattacapi nelle prime cinque partite della stagione. Ma non può frenare neppure sui tizzoni ardenti, dopo l’infortunio di Renato Sanches. L’alchimista Mou deve anzi dosare gli ingredienti per comporre un prodotto appetibile e al contempo digeribile: infatti Dybala non giocherà più di 65-70 minuti e Pellegrini, al ritorno tra i convocati, andrà in panchina. Altri infortuni complicherebbero la risalita in classifica dopo la partenza a handicap.

Missione

A 72 ore dalla partita contro lo Sheriff, che si è rivelata più scorbutica del previsto, non è il massimo affrontare il Torino, che punta sull’aggressività collettiva e può approfittare della migliore freschezza atletica. Ma Mourinho, che già si è lamentato della distribuzione degli impegni, dovrà abituarsi al cumulo di stress: dopo tutti i giovedì europei giocherà fuori casa, compreso il derby d’andata che fiorisce su un ulteriore svantaggio (la Lazio ci arriverà con due giorni di riposo in più, essendo impegnata il martedì in Champions). E poi la Roma da un pezzo non riesce a vincere in trasferta: nelle ultime 10 di campionato, le è capitato una sola volta. Curiosamente proprio contro il Torino, ad aprile, grazie a un rigore di Dybala. In Euroleague si è sbloccata in Transnistria dopo una serie negativa di cinque partite lontane dall’Olimpico. Però per aggiustare i conti anche in Serie A deve conquistare almeno 4 punti tra stasera e giovedì. Altrimenti si aprirebbero nuove crepe sulle prospettive della stagione. Se la Roma uscirà da questa tenaglia con due risultati positivi, però, Mourinho raggiungerà la prestigiosa quota di 300 punti in Serie A: battendo l’Empoli è salito a 296, alla media di 1,9 punti a partita.

Le mosse

Molto dipenderà dalla vena di Lukaku e Dybala, che anche in coppa hanno dimostrato il loro potenziale nei minuti in cui sono stati insieme in campo. E attenzione. Contro il Torino, Lukaku ha già erogato 4 gol e 3 assist quando giocava nell’Inter. Ogni 51 minuti ha inciso sul risultato con un elemento fondamentale. E contro il Genoa, che sarà il prossimo rivale, la fornitura sale complessivamente a 8. Se il passato serve a costruire il presente, Lukaku può davvero trascinare la Roma fuori dai guai. Alle spalle dei due attaccanti, nel consueto 3-5-2, Mourinho insisterà su Aouar chiedendogli maggiore coraggio. Cristante agirà ancora da mezzala, dopo i proficui esperimenti delle ultime partite, con Paredes in regia. Cambi attesi invece sulle fasce: Kristensen, non eleggibile in Europa League, sostituisce Karsdorp a destra mentre Spinazzola prende il posto di Zalewski. In difesa, come detto, il blocco a tre Mancini-Llorente-N’Dicka non si tocca. Il terzo uomo, uno dei rinforzi più celebrati dell’estate, è quello che preoccupa di più perché sembra molto indietro. Ma l’unica alternativa è il terzino Celik che faticherebbe a calarsi nel ruolo di centrale sinistro. In porta naturalmente torna Rui Patricio, per un turnover che coinvolge cinque giocatori su undici rispetto allo Sheriff. Le alternative in panchina sono tante solo in attacco: oltre all’ex Belotti, che si aspetta i soliti fischi al Grande Torino, ci sono El Shaarawy e il novizio Azmoun, segnalato in ottima forma.


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