Alla fine della partita Mourinho ha scelto di non parlare. Così come tutta la Roma. Troppo il malumore per un arbitraggio ritenuto negativo verso la sua squadra, troppa la frustrazione per un’espulsione rimediata nel finale quando neanche si era accorto della sanzione di Aureliano nei suoi confronti. Un duello dal primo all’ultimo minuto con l’arbitro di Bologna e che ha scatenato la furia dello Special One per episodi controversi ed errori di valutazione nel corso della partita. Il weekend infuocato sui campi della Serie A si è concluso con la contestazione della Roma e l’ira dello Special One. A cominciare dal fallo di Ruggeri non visto da Aureliano, poi invitato dal Var al monitor per fischiare il rigore.
L'ira di Mourinho
Ma soprattutto il fallo di Kolasinac su Dybala nel finale del primo tempo che si stava involando verso la porta: niente fischio, il tecnico perde le staffe. Sarebbe entrato in campo se ne avesse avuto la possibilità e con gli appunti in mano poi si è diretto verso il quarto uomo per protestare. Doveri non si è mosso, è arrivato invece Aureliano che ha invitato Mourinho a tornare verso la panchina. José è rimasto a bordocampo scatenando uno stallo alla messicana che si è sbloccato solo dopo qualche secondo con il primo passo fatto da Aureliano che si è avvicinato al tecnico, lo ha ammonito e ha cercato il chiarimento. Mourinho ha chiuso la vicenda con un abbraccio e una pacca sulla spalla all’arbitro, ma è stato solo il primo round di un secondo tempo ancora più controverso.