Frosinone-Roma 0-3, le pagelle dei giallorossi: Huijsen eroe inaspettato

De Rossi (all.) 6,5 
Parte col brivido, poi la gara si mette in discesa e porta a casa la sua quarta vittoria in cinque partite di campionato. Modulo spregiudicato nel primo tempo, poi nella ripresa si è sistemato e non c’è più stata storia. La Roma vola sulle ali dell’entusiasmo. 

Svilar 7 
Alla sua seconda da titolare in Serie A si vede tutta la sua crescita. Blocca da solo tutto il reparto offensivo gialloazzurro, con respinte, parate, uscite e veri e proprio salvataggi.

Kristensen 5,5 
Poca spinta, poca lucidità nel sostegno alla manovra. Prestazione anonima per l’esterno. Esce poi per infortunio.

Celik (22’ st) 6 
Attento in copertura.

Mancini 6,5 
Qualche brivido iniziale per il pressing dei ciociari, ma poi prende le misure e torna a essere un muro.

Huijsen 7 
L’eroe inaspettato, quello che tra l’altro aveva commesso fino a quel momento diversi errori tra i fischi dello Stirpe. Dimostra personalità con un gol da applausi e un’esultanza polemica.

Llorente (1’ st) 6 
Normale gestione, a risultato acquisito.

Angeliño 6 
Freno a mano tirato e attento soprattutto a Soulé e alla fase difensiva in generale.

Smalling (36’ st) 6 
Eccolo in campo 170 giorni dalla sua ultima partita.

Cristante 6,5 
Fa fatica nel centrocampo a due, cresce nel secondo tempo e da lui parte la rasoiata che porta al raddoppio.

Paredes 6,5 
Sempre prezioso nel girare palla, smistarla e nei recuperi. Un tuttocampista come non si vedeva da anni. Esulta su rigore.

Baldanzi 6 
Prima da titolare in giallorosso tra alti e bassi, qualche imprecisione e la voglia di spaccare il mondo. Lascia il segno provocando il rigore del 3-0.

Aouar (37’ st) sv

Azmoun 7 
Prima da titolare: quando esce Big Rom ha maggiore libertà di movimento e riesce a trovare il suo secondo gol stagionale.

El Shaarawy 5,5 
Qualche pallone perso di troppo, un errore anche in fase offensiva.

Lukaku 5 
Le ha giocate tutte da quando è alla Roma, ed è stato l’unico sempre titolare con DDR: stanchezza e imprecisione, il tecnico decide di lasciargli 45 minuti di riposo prima del Feyenoord. 

Pellegrini (1’ st) 6,5 
Entra e dà consistenza al reparto. Serviva un uomo in più in mezzo al campo e lui ha dato anche qualità.