La Roma in Europa, un vanto italiano: ecco il dato che sorprende

I giallorossi nelle coppe possono vantare un bel record: negli ultimi dieci anni è l’unico nostro club ad aver raggiunto sempre almeno gli ottavi
Roberto Maida
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ROMA - Non c’è data di scadenza sul passaporto della Roma. Basta uscire dalle acque territoriali, frequentare spazi internazionali, per conoscere a fondo l’anima di una squadra che si fa sempre rispettare in Europa. Sapete quante squadre italiane negli ultimi 10 anni hanno raggiunto sempre almeno gli ottavi di finale di una competizione Uefa? Avete pensato bene, è la Roma. Dieci su dieci tra Champions, Europa League e Conference. Non poteva essere il Feyenoord, battuto già altre tre volte in questo arco temporale, a interrompere la tradizione dentro all’Olimpico pieno. 

L'esempio della Roma: numeri super 

Forse è eccessivo parlare della Roma come dell’orgoglio d’Europa ma raccontarne le imprese equivale ad eleggerla portabandiera del movimento. Se restringiamo l’analisi ai risultati dalla stagione 2016/17 a oggi, ci rendiamo conto che il club a trazione americana (prima Pallotta poi Friedkin) in questo momento detiene il record di turni ad eliminazione diretta superati, escludendo i preliminari: sono 16. Di conseguenza spesso è arrivata in fondo alle competizioni: una semifinale di Champions League con Di Francesco (2017/18), una semifinale di Europa League con Fonseca (2020/21), una Conference League vinta (2021/22) e una finale di Europa League persa ai rigori con Mourinho (2022/23). Daniele De Rossi, il capitano della magica rimonta contro il Barcellona e quindi della successiva semifinale contro il Liverpool, ora può sperare di prolungare da allenatore la serie o almeno avvicinarsi un po’ al traguardo: il prossimo step è il Brighton di De Zerbi, che ieri ha pareggiato al 95’ in casa contro l’Everton. I tifosi sperano in un altro capolavoro: nel primo giorno possibile, gli abbonati hanno acquistato 16.000 biglietti per l’andata del 7 marzo all’Olimpico. 

Ranking e prospettive future

La Roma è anche l’unica italiana ad aver vinto in Europa dai tempi del triplete dell’Inter, sempre con Mourinho, quando conquistò la Champions nel 2010. Non deve perciò sorprendere che sia entrata ormai stabilmente nella Top Ten del ranking Uefa, che tiene conto dei risultatidell’ultimo quinquennio: dopo la qualificazione contro il Feyenoord la Roma è nona, con gli stessi punti del Manchester United (92) che però non può migliorare lo score. L’obiettivo è l’ottavo posto, che è quattro lunghezze più su: anche il Chelsea è fuori dall’Europa e quindi non si muoverà di là almeno fino al termine della stagione. Tra l’altro la classifica sarà ancora più bella nella prossima stagione, quando verranno cancellati i risultati del 2019/20 in cui Fonseca si fermò agli ottavi nella partita secca giocata sul campo neutro di Duisburg in piena emergenza Covid contro il Siviglia. Al momento la Roma sarebbe quinta nel ranking europeo e prima italiana in assoluto con 81 punti: davanti vedrebbe solo Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco e Liverpool. Ma per definire i piazzamenti definitivi saranno fondamentali i prossimi passaggi delle varie coppe.  

I soldi e il prestigio

A cosa serve distinguersi nel ranking Uefa? Da un punto di vista sportivo ad acquisire lo status di testa di serie nei sorteggi di inizio competizione (in Champions vale la sicurezza di essere almeno in seconda fascia, perché in prima vanno i campioni nazionali e la vincitrice di Europa League). Da un punto di vista di riconoscibilità invece, con annesso indotto pubblicitario, i vantaggi sono difficili da quantificare ma certamente esistono. Ormai un calciatore o uno sponsor che scelgono la Roma non lo fanno soltanto per godersi una presentazione social davanti al Colosseo ma anche perché conoscono le abitudini internazionali del club. Al quale però manca la Champions League da sei anni: troppi per poter certificarne il ruolo di potenza internazionale. 

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