Roma, cinque nomi sicuri per De Rossi
È solo un’ipotesi, suscettibile di ripensamenti da qui a giovedì. Per gli altri cinque posti della formazione non ci sono discussioni a prescindere dal modulo: Lukaku e Dybala, ritrovatisi anche come coppia in campionato, saranno i due attaccanti mentre il centrocampo sarà guidato da Paredes in regia con Cristante mezz’ala pura e Pellegrini a fluttuare come al solito.
De Rossi sfida De Zerbi: il piano
In ogni caso, anche se la Roma confermasse il 4-3-3 ibrido, De Rossi cercherebbe comunque di controllare la partita con aggressività nel recupero palla e con un fraseggio ad alta intensità nei momenti di possesso. «Quando affronti una squadra che ha la qualità per giocare al calcio, devi toglierle il pallone il più a lungo possibile» ha detto DDR a Monza, commentando l’atteggiamento pensato e sviluppato contro Palladino. L’idea varrà a maggior ragione contro De Zerbi, che in Inghilterra è abituato ad avversari che gli lasciano l’iniziativa per sfruttarne le amnesie difensive. Difficilmente De Rossi si snaturerà in questo senso, perché a sua volta è un allenatore che ama portare tanti uomini nell’altra metà campo, anche se una maggiore copertura, con l’aggiunta di un difensore del genere Smalling, potrebbe aiutarlo a non farsi destabilizzare. E a gestire meglio la fase difensiva sui cross laterali, che sono stati il punto debole della Roma della nuova era: in Europa un gol di troppo può causare l’eliminazione.