Atalanta-Roma, le pagelle dei giallorossi: Svilar fa muro, Mancini stenta

N'Dicka in balia dell’Atalanta dal primo all’ultimo minuto, Pellegrini un fantasma fino al rigore battuto e realizzato. Baldanzi un ragazzo smarrito in mezzo al campo
Atalanta-Roma, le pagelle dei giallorossi: Svilar fa muro, Mancini stenta© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi

De Rossi (all.) 5 
In questa partita sono emersi tutti i problemi di una rosa priva di alternative di qualità e che è costretta a giocare praticamente con gli stessi undici - stanchi - elementi. Ma questo non può giustificare la mancanza di orgoglio dei giocatori per 66 minuti e di una reazione all’umiliante partita giocata prima della sveglia con il gol di Pellegrini. Ventiquattro tiri dell’Atalanta contro i nove della Roma: il 2-1 sta stretto a Gasp, adesso DDR per andare in Champions deve aggrapparsi ai risultati della Dea. In campionato e nella finale di Europa League. 

Svilar 6 
Due gol presi, quattro parate importanti per salvare la faccia alla Roma e provare alla fine una incredibile rimonta. Ha fatto ciò che ha potuto, lasciandosi alle spalle immediatamente l’errore di Leverkusen.  

Kristensen 5 
Male da centrale, male da esterno. Sbaglia anche lui sul secondo gol, poi cerca come può di ammortizzare gli assalti nerazzurri dalla sua parte. 

Joao Costa (42’ st) sv

Mancini 4
I tifosi della Roma a Bergamo prima della partita lo hanno sostenuto a gran voce dopo l’autogol di Leverkusen. Ma la prestazione di Mancini è stata tutt’altro che positiva. Marcatura horror sul primo gol di De Ketelaere al quale ha lasciato tutto lo spazio possibile e immaginabile per entrare in area, sistemarsi il pallone e tirare in porta. 

N’Dicka 4 
Troppo lento ad accorciare sull’autore del primo gol, troppo in confusione sugli inserimenti dei trequartisti atalantini. Non è riuscito a vincere un solo duello con De Ketelaere: in balia dell’Atalanta dal primo all’ultimo minuto. 


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El Shaawawy 5 
È stanco, d’accordo, non gioca sulla sua fascia, va bene. Ma è comunque troppo poco quello che ha combinato prima della sveglia arrivata con il rigore realizzato da Pellegrini.  

Cristante 5 
Fa duecento presenze in Serie A con la Roma. E non c’è niente da festeggiare. Anche lui nella morsa del centrocampo nerazzurro, troppo concentrato a difendere che a smistare palloni e a cercare di costruire un’azione.  
Azmoun (42’ st) sv 

Paredes 4,5 
Si prende Pasalic, o meglio, questa era l’indicazione tattica prima della partita. Sparisce dal campo, non riesce a palleggiare e a fare la sua solita regia per avviare l’azione. Assente dal campo, anche a causa di un fastidio muscolare che lo ha costretto al cambio.  

Bove (1’ st) 6 
Buon ingresso, il solito con tanta grinta e determinazione. Avvia l’azione del rigore, quello che dà un po’ di coraggio alla squadra dopo 66 minuti inesistenti. 

Pellegrini 5 
Un fantasma fino al rigore battuto e realizzato. Poi il capitano della Roma trova un’altra grande occasione ben respinta da Carnesecchi. La Roma doveva vincere, ha provato alla fine a pareggiare.  


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Angeliño 5,5 
Sulla seconda rete aveva De Ketelaere alle spalle ma non se ne è curato minimamente. Certo, gli errori maggiori sono più dei suoi compagni di reparto. C’è da dire che lo spagnolo è uno dei pochi che non ha mai mollato nel corso della partita e ha cercato di rendersi pericoloso con qualche pallone calciato in area.  

Baldanzi 4,5 
Un ragazzo smarrito in mezzo al campo, in totale balia del reparto difensivo nerazzurro. Undici palloni toccati, nove passaggi, e nient’altro. Doveva fare il Dybala della situazione: è evidente che ha ancora tanto lavoro da fare.  

Abraham (1’ st) 6 
Entra e a differenza delle ultime uscite riesce a rianimare la Roma con i suoi movimenti ma anche con quel calcio di rigore che si è procurato con il giusto inserimento in area. 

Lukaku 5
Non si può non innervosirsi per le sue prestazioni. Perché fino al rigore è stato uno dei peggiori giocatori della Roma: mai un pallone tenuto, mai un duello vinto con Hien, mai un’occasione creata. Poi il risveglio (parziale) e un passaggio splendido in area per Abraham che ha propiziato il rigore. La scossa (sempre parziale) visto che poi è riuscito a lavorare meglio il pallone e anche a calciare in porta. Poteva farlo prima. E i gol alle big che precedono la Roma in classifica latitano: solo una rete. Male, molto male.  


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De Rossi (all.) 5 
In questa partita sono emersi tutti i problemi di una rosa priva di alternative di qualità e che è costretta a giocare praticamente con gli stessi undici - stanchi - elementi. Ma questo non può giustificare la mancanza di orgoglio dei giocatori per 66 minuti e di una reazione all’umiliante partita giocata prima della sveglia con il gol di Pellegrini. Ventiquattro tiri dell’Atalanta contro i nove della Roma: il 2-1 sta stretto a Gasp, adesso DDR per andare in Champions deve aggrapparsi ai risultati della Dea. In campionato e nella finale di Europa League. 

Svilar 6 
Due gol presi, quattro parate importanti per salvare la faccia alla Roma e provare alla fine una incredibile rimonta. Ha fatto ciò che ha potuto, lasciandosi alle spalle immediatamente l’errore di Leverkusen.  

Kristensen 5 
Male da centrale, male da esterno. Sbaglia anche lui sul secondo gol, poi cerca come può di ammortizzare gli assalti nerazzurri dalla sua parte. 

Joao Costa (42’ st) sv

Mancini 4
I tifosi della Roma a Bergamo prima della partita lo hanno sostenuto a gran voce dopo l’autogol di Leverkusen. Ma la prestazione di Mancini è stata tutt’altro che positiva. Marcatura horror sul primo gol di De Ketelaere al quale ha lasciato tutto lo spazio possibile e immaginabile per entrare in area, sistemarsi il pallone e tirare in porta. 

N’Dicka 4 
Troppo lento ad accorciare sull’autore del primo gol, troppo in confusione sugli inserimenti dei trequartisti atalantini. Non è riuscito a vincere un solo duello con De Ketelaere: in balia dell’Atalanta dal primo all’ultimo minuto. 


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