Roma, la frase detta dai tifosi ai giocatori a Termini: "Fate gli scocciati?"

In cinquanta hanno aspettato il rientro del gruppo giallorosso da Firenze: il clima era incandescente
Jacopo Aliprandi e Roberto Maida
5 min

E' l’ora più buia di una stagione da poco cominciata ma che ha già esasperato i tifosi. Perché non bastavano il ritardo sul mercato, le strategie estive piene di dubbi, l’inizio a rilento e i risultati altalenanti, l’esonero di De Rossi, l’arrivo di Juric, le dimissioni di Souloukou, oltre al solito silenzio dei Friedkin. No, i romanisti hanno dovuto pure sorbire l’ennesima umiliazione, una debacle al Franchi che i tifosi non meritavano per il sostegno dato alla squadra in questi anni, per i settori sold out all’Olimpico e in trasferta, per la pazienza avuta anche dopo l’esonero di Mourinho, anche dopo gli intrighi al Fulvio Bernardini tra giocatori, dirigenti, proprietari. Mancava un 5-1 per mortificarli ulteriormente, e la sensazione è che potrebbe non essere finita qui. Insomma, non siamo neanche a metà stagione e il romanista già non ce la fa più, come se fosse arrivato a maggio dopo lunghi mesi di sofferenza. 

Roma, tensione a Termini  

Resta però l’energia per contestare, per esprimere disappunto dopo tante decisioni del club prese in queste stagioni e che dopo l’addio di De Rossi è deflagrato in protesta. Anche alla stazione Termini. Dopo la partita a Firenze una cinquantina di tifosi ha aspettato la squadra per contestarla al rientro notturno, in treno. Alle due del mattino sono esplosi in via Marsala cori e urla contro la squadra, in una vera e propria gogna per i giocatori che dall’uscita della stazione percorrevano il tragitto esterno per raggiungere il pullman che poi li avrebbe riportati a Trigoria. Pellegrini e Mancini si sono avvicinati al folto gruppo di romanisti, ma il clima era incandescente per esserci un vero confronto tra le parti. La polizia (una trentina di agenti) ha diviso giocatori e tifosi, visibilmente contrariati (eufemismo) per l’atteggiamento del capitano e del vice, stanchi per il viaggio: «Fate gli scocciati per venire qui? Qui i veri scocciati dobbiamo essere noi che giriamo l’Italia e l’Europa per vedervi fare queste figuracce». Il linguaggio era piuttosto colorito. La tensione era palpabile, soprattutto dopo lo scoppio di un petardo che ha ulteriormente allarmato la polizia che intanto aveva organizzato un cordone di sicurezza tra tifosi e squadra.  

La contestazione continua

Preso di mira il gruppo con insulti e richieste di tirare fuori gli “attributi”, poi ancora «tifiamo solo la maglia», «indegni», «avete fatto esonerare prima Mou e poi DDR», ma presi di mira anche i singoli, tra tutti Paredes ripreso dalle telecamere mentre rideva e scherzava a Firenze con l’ex compagno Moise Kean subito dopo la fine della partita. E adesso? In pochi ieri erano fuori dal Fulvio Bernardini, in tanti invece saranno allo stadio giovedì sera per proseguire la contestazione con ancora più forza, più voce. In pochi si salveranno dai fischi, forse solo due-tre elementi che al Franchi e in precedenza hanno provato a salvare la faccia a una squadra piena di debolezze. Contro il Torino l’atmosfera sarà incandescente. Fischi e cori contro la squadra all’arrivo del pullman all’Olimpico, nel corso del riscaldamento, alla lettura delle formazioni, durante la partita. La Curva Sud deciderà se restare in silenzio per una parte di gara come accaduto anche in diverse altre gare dall’arrivo di Juric, se contestare o se invece “tifare la maglia” e quindi spingere la squadra verso una vittoria che almeno raffredderebbe un po’ gli animi. 

 


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