È passato più di un anno da quella partita di Budapest, ma Mourinho non riesce a darsi pace. La finale di Europa League, persa ai rigori nel maggio 2023 sulla panchina della Roma contro il Siviglia, rimane un grande rimpianto per lo Special One, come ha ribadito in un'intervista a Sky Sport UK: "Mi sento nei guai quando gioco in Europa, ho perso una finale in una maniera che ancora non accetto", alludendo chiaramente ai tanti errori dell'arbitro inglese Taylor, su tutti un rigore per un evidente fallo di mano.
Mourinho: "Una battaglia che non posso vincere"
Il tecnico portoghese si è sentito penalizzato anche in questa stagione, nei playoff di Champions con il suo Fenerbahçe: "Sono stato eliminato dal Lilla al 94' per un rigore che solo il Var ha visto. Anche contro il Manchester United sono stato espulso senza motivo, non stavo insultando nessuno, stavo solo urlando come tutte le persone che erano allo stadio. So che è una battaglia che non posso vincere, ma sento che è ingiusto essere punito quando non lo merito".
Mourinho: "Voglio solo essere trattato come tutti"
Mourinho ha chiarito che non vuole assolutamente un trattamento di favore per i successi ottenuti in carriera: "Merito di essere trattato come tutti gli altri, non voglio certo un trattamento di favore. Se dovessi fare qualcosa di sbagliato, accetterei la punizione senza problemi". Un pensiero anche sul suo futuro da allenatore: "Per i prossimi due anni nessuno mi porterà via dal Fenerbahçe, ma mi piacerebbe tornare in Premier League, la mia famiglia vive a Londra. Allenare una nazionale? Al momento no, ho ancora troppa energia. Ma in futuro un Mondiale o un Europeo... perché no?".