Nainggolan: "Roma decima? Fa male. Succedono cose strane...". Poi la frecciata su Mancini

L'ex centrocampista giallorosso parla dell'addio a causa di Monchi: "Davanti mi trattava da capitano, ma alle spalle mi stava vendendo. Su Pellegrini e Dybala..."

Ci sono giocatori che rimangono per sempre legati emotivamente a una squadra, anche se non sono cresciuti lì o non ci hanno passato così tanti anni. Uno dei questi è Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma dal 2014 al 2018 amato dai tifosi per la sua grinta e la sua esplosività. Il 36enne belga, attualmente svincolato, è intervenuto ai microfoni di Retesport per parlare del momento dei giallorossi, dimostrando il suo attaccamento alla squadra: "Fa male vedere la Roma decima, a 15 punti dalla Lazio. Lì ho vissuto i miei anni migliori in cui siamo stati sempre in alto in classifica. Da quando sono andato via la squadra giallorossa non ha più giocato la Champions. Credo che la Roma stia migliorando ma ancora è lunga: sono tanti i punti da recuperare e non è facile. Fa strano vedere tre allenatori che la pensano in maniera diversa: Paredes, a esempio, prima non giocava mentre ora sì, Bove viene lanciato da Mourinho e poi viene ceduto. Edoardo, visto quello che ha fatto a Firenze, non lo avrei mai mandato via. Sono tutte cose strane che non sto capendo".

Nainggolan: "L'esonero di De Rossi mi ha sorpreso"

Nainggolan ha ammesso di non apprezzare la gestione dei Friedkin: "L'esonero di De Rossi mi ha sorpreso, è una testimonianza dell'incapacità della società. Il club ha fatto 3 anni di contratto a un allenatore che aveva raccolto tanti punti e poi l’annata successiva è stato cacciato via dopo 4 partite. Inspiegabile". A Roma si avvicina sempre di più il derby: "Erano partite che ti caricavano sempre di più. Ora l’ambiente è differente rispetto a quando c'ero io, soprattutto dopo l’arrivo di Mourinho: l’Olimpico è sempre pieno anche contro squadre di basso livello. Questo dimostra l’amore dei romanisti".


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Nainggolan: "Monchi fece il doppio gioco per mandarmi via"

Negli anni Nainggolan ha detto spesso di essersi pentito di aver lasciato la Roma per passare all'Inter: "Monchi all’epoca fece il doppio gioco. Io mi sentivo uno dei capitani e lui mi faceva sentire importante ma alle spalle mi stava vendendo. Io non me ne sarei mai andato via, ma per me l’essere uomo è più importante di ogni altra cosa. Avessi saputo che avrebbe lasciato il club dopo 6 mesi sarei rimasto, anche perchè avevo 3 anni di contratto. Monchi voleva vincere alla Roma mandando via tutti i calciatori presi da Sabatini".

Nainggolan: "Forse a Pellegrini sta pesando la fascia di capitano"

Nainggolan fa poi alcune considerazioni sui giocatori della Roma di oggi, partendo dalla mancanza di leadership: "I leader sono quelli che ti tirano fuori dalle difficoltà. Leader non significa alzare le braccia quando c’è una rissa in campo e farsi vedere nei momenti dove ci sono dei confronti caldi durante la partita come fa spesso Mancini: quello è solo un aspetto dell’essere leader. Noi senza parlare ci guardavamo negli occhi e già sapevamo cosa fare: credo che questa cosa manchi all’attuale Roma. Pellegrini? All’epoca era giovane e si doveva inserire nella squadra ma lottava per entrarci dentro. Non lo conosco come un calciatore che soffre troppo la pressione, forse la fascia gli sta pesando". Su Dybala il Ninja non ha dubbi: "Se sta bene fa la differenza: è un giocatore che devi sempre tenere".

Nainggolan e la nuova avventura nel futsal

Al momento Radja Nainggolan è svincolato, non ha annunciato il ritiro ma, nell'attesa di trovare una nuova squadra dopo la fine dell'esperienza in Indonesia al Bhayangkara, si sta tenendo in forma giocando a futsal (calcio a 5): si è unito all'Hassania Mechelen, in terza divisione belga. Evidentemente è una passione di famiglia: infatti la sorella gemella Riana gioca da molti anni a futsal e ha vestito le maglie tra le altre della Res Roma e del Cus Cagliari futsal, dove tornò proprio per stare vicino al fratello nel 2021.


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Ci sono giocatori che rimangono per sempre legati emotivamente a una squadra, anche se non sono cresciuti lì o non ci hanno passato così tanti anni. Uno dei questi è Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma dal 2014 al 2018 amato dai tifosi per la sua grinta e la sua esplosività. Il 36enne belga, attualmente svincolato, è intervenuto ai microfoni di Retesport per parlare del momento dei giallorossi, dimostrando il suo attaccamento alla squadra: "Fa male vedere la Roma decima, a 15 punti dalla Lazio. Lì ho vissuto i miei anni migliori in cui siamo stati sempre in alto in classifica. Da quando sono andato via la squadra giallorossa non ha più giocato la Champions. Credo che la Roma stia migliorando ma ancora è lunga: sono tanti i punti da recuperare e non è facile. Fa strano vedere tre allenatori che la pensano in maniera diversa: Paredes, a esempio, prima non giocava mentre ora sì, Bove viene lanciato da Mourinho e poi viene ceduto. Edoardo, visto quello che ha fatto a Firenze, non lo avrei mai mandato via. Sono tutte cose strane che non sto capendo".

Nainggolan: "L'esonero di De Rossi mi ha sorpreso"

Nainggolan ha ammesso di non apprezzare la gestione dei Friedkin: "L'esonero di De Rossi mi ha sorpreso, è una testimonianza dell'incapacità della società. Il club ha fatto 3 anni di contratto a un allenatore che aveva raccolto tanti punti e poi l’annata successiva è stato cacciato via dopo 4 partite. Inspiegabile". A Roma si avvicina sempre di più il derby: "Erano partite che ti caricavano sempre di più. Ora l’ambiente è differente rispetto a quando c'ero io, soprattutto dopo l’arrivo di Mourinho: l’Olimpico è sempre pieno anche contro squadre di basso livello. Questo dimostra l’amore dei romanisti".


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