Bollito? Decisamente no. Claudio Ranieri lo dimostra ogni giorno così come Carlo Ancelotti e Fabio Capello, che stasera sarà allo stadio a Riyad per la finale di Supercoppa tra Inter e Milan, lo conferma chiaro e tondo: “Ranieri è una persona anziana che sta dando dei consigli a tutti quanti, viene ascoltato e recepito dai giocatori perché tocca le corde giuste. Credo sia l'uomo adatto per riportare serenità alla squadra, ai giocatori e ai tifosi, sta dimostrando di capire molto di calcio - ha aggiunto Capello a Radio Anch'io sport - e i risultati sono una logica conseguenza. Non è l'età da criticare. Tante volte, in questi casi, si dice che un allenatore è bollito. Era bollito Ancelotti che ora al Real sta vincendo tutto, era bollito Ranieri che sta facendo bene a Roma. L'esperienza è una qualità importante”. In campo e in panchina: “La Roma ha già il suo Ancelotti romano, Ranieri. E poi ho qualche dubbio che Claudio andrà a fare il dirigente. Se farà bene, magari gli verrà proposto di prolungare ancora di un anno il contratto e probabilmente accetterà, con un ruolo da manager da campionato inglese, tra campo e scrivania. Alex Ferguson, con l'aiuto dello staff, alla fine andava in campo una volta alla settimana. Ranieri può fare lo stesso".
Capello, la Juve e le parole su Vlahovic
Capello ha parlato anche della Juve: “A Torino hanno dato credito a tutte le idee dell'allenatore e per ora i risultati non sono quelli che si aspettavano. Motta viene giustamente criticato, anche se nel primo tempo contro il Milan è stata la migliore Juve di questo periodo. Serve Zirkzee? Cuce tutto il gioco che vorrebbe fare Thiago Motta. Vlahovic non ha un grande tecnica, è un uomo d'area di rigore. Se non lo porti in area di rigore, per lui diventa difficile giocare. Io come dirigente? Magari qualche consiglio penso di essere in grado di darlo. Molte proprietà ora sono straniere e non ti danno tempo, ti segano subito. Ti chiamano e poi ti licenziano subito, senza spiegazioni. Questo metodo americano non mi convince".