
Una giornata impossibile da dimenticare, per lui e per tutti i tifosi della Roma. Il 28 maggio 2017 Francesco Totti giocò la sua ultima partita da calciatore, dopo 25 anni con la maglia giallorossa. Tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo, ma quel giorno l'Olimpico non riusciva ad accettarlo, a cominciare dal Capitano, che a Betsson Sport è tornato a parlare del suo addio al calcio giocato, tra tristezza e amore ricambiato dai tifosi con immagini rimaste indelebili nella sua mente: "Non c’è stato un primo pensiero in quel momento, sono partito da 25 anni prima. Ripensavo a tutto quello che avevo fatto, a tutto quello che poteva succedere dopo. Mi passavano tante scene davanti in quel momento, mi sono chiuso in me stesso e ho pensato "Ma veramente è l’ultima partita? Non rientrerò più dentro lo stadio, negli spogliatoi, non giocherò più?". Sono situazioni e momenti difficili da spiegare. Si tratta di una cosa personale, interna, ma posso dire che è stata un’emozione incredibile".
Totti: "Vedere le persone commosse mi rendeva triste"
Emozioni fortissime non solo per Totti: tutti i tifosi hanno condiviso e vissuto insieme a lui quei momenti difficili da spiegare a parole: "Tutta la gente era lì per me. Da una parte volevo vivere quell'emozione, dall’altra però non avrei mai voluto. Non pensavo che, facendo il giro di campo, potessi avere la possibilità di guardare in faccia tutta la gente. Vederli disperati, commossi, da una parte mi faceva contento perché significava che in tutti quegli anni avevo fatto bene, che avevo fatto qualcosa di significativo, dall’altra vederli in quello stato mi rendeva triste. Era l’ultima partita, l’ultimo giro di campo, la fine di tutto. Ogni giocatore e ogni tifoso non vorrebbe mai che arrivassero questi momenti”.