
ROMA - Ha segnato alla Lazio all’Olimpico ma non ha mai segnato all’Olimpico con la Roma. Ha vissuto l’atmosfera dei derby, tra Torino e Roma, ma non ne ha mai assaggiato neppure un pezzo. Stavolta Matias Soulé sente che possa essere la sua notte. Ranieri non gli ha ancora comunicato nulla né intende farlo fino a domani, a poche ore dalla partita, perché preferisce sempre tenere i giocatori sulle spine. Ma in assenza di Dybala, che ieri ha preferito disertare Trigoria per volare a Montecarlo ad assistere alla partita di tennis dell’amico argentino Alcaraz, Soulé ha capito di dover sfruttare ogni singola occasione. Anche nel ruolo di esterno a tutta fascia, eventualmente, nel quale si sta applicando con cura quando gli viene assegnato.
Soulé, il momento più atteso
L’estate scorsa, durante il ritiro in Inghilterra, sognava questo momento. Gli avevano spiegato quanto fosse importante il derby, cosa significasse per le tifoserie a prescindere dalla classifica. «Uno dei miei obiettivi - raccontava a questo giornale - è giocare il derby e vincerlo. Non vedo l’ora di provarne l’atmosfera». All’andata rimase in panchina per tutta la partita, per poi festeggiare in campo con i compagni il 2-0 firmato Pellegrini-Saelemaekers. Stavolta potrebbe diventare uno dei protagonisti di una sfida fondamentale nello sprint per l’Europa. Dopo i 3 gol segnati in trasferta (Verona, Parma, Empoli) sarebbe fantastico per lui sbloccarsi anche all’Olimpico, sfruttando anche il favore statistico del calendario: da un punto di vista formale la Roma domani giocherà fuori casa.
Soulé, il precedente con la Lazio
Da avversario ha già celebrato una rete sotto alla Curva Sud contro la Lazio, lo scorso anno con la maglia del Frosinone su rigore. È stato uno degli acuti di un campionato in vetrina che gli è valso la chiamata della Roma. Una volta a Trigoria, Soulé ha faticato a digerire il cambiamento e le aspettative. Anche perché - nessuno lo ammetterà mai - era stato acquistato per prendere il posto di Dybala e invece si è trovato nella scomoda posizione di alternativa dopo poche settimane. Ma adesso che Dybala si è fatto male e non comparirà più nelle sette partite che restano, il suo talento può emergere in tutta la lucentezza.
Roma, Ranieri punta su Soulé
Ranieri già lo ha rassicurato, pubblicamente e privatamente: «Tu sei il futuro della Roma». E negli ultimi tempi gli sta fornendo gli strumenti per accelerare il processo di maturazione: nelle ultime sette partite di campionato (otto delle ultime nove) lo ha schierato titolare. Seconda punta, trequartista o esterno: spazio comunque alla sua fantasia, dentro a un canovaccio prestabilito. Non sempre Soulé ha giocato bene ma in ogni situazione ha dimostrato di essere pronto a sacrificarsi per il bene collettivo. E poi, quando la palla capita dalle sue parti, il tifoso ha spesso la sensazione che possa succedere qualcosa di bello. E’ il magnifico dono dei campioni, anche solo potenziali.