© Getty ImagesFERRARA - Attività sospesa fino a sabato prossimo. È la decisione presa da Gigi Di Biagio e dal suo staff in relazione alle ultime disposizioni in materia di Coronavirus. Il blocco dello sport fino al 3 aprile ha consigliato a tutti di allentare un po’ la presa: giocatori liberi da impegni agonistici ma comunque “costretti” a restare a Ferrara e dintorni, con la ripresa fissata per la giornata di domenica 15 marzo quando il tecnico dirigerà al mattino una sessione, rigorosamente a porte chiuse. Nell’ambiente spallino non manca un velo di rimpianto per l’ennesimo stop, seguito alla convincente vittoria di Parma. Il primo tassello di una rimonta salvezza ad oggi comunque complicata (restano 7 le lunghezze di distacco dalla quartultima) ha quantomeno infuso un po’ di fiducia a uno spogliatoio che ha dimostrato di avere ancora voglia di lottare, con Di Biagio che ha sparigliato un po’ le carte varando un inedito 4-2-3-1 e riconsegnando una maglia da titolare a Fares, schierato però in una posizione decisamente più offensiva rispetto alle abitudini. Il recupero dell’algerino è una delle ragioni per le quali sperare nel miracolo: ha gamba, forza e qualità, soprattutto ha la capacità di saltare l’uomo e non è poco per una squadra impelagata come non mai nelle sabbie mobili del fondo classifica.
Altri recuperi
La sosta forzata aiuterà l’infermeria a rilasciare ulteriori munizioni: su tutte Di Francesco e D’Alessandro, convocato al Tardini ma deciso ora a lavorare bene in queste tre settimane abbondanti per farsi trovare pronto quando si tornerà a lottare per qualcosa che metta punti in palio. La speranza, dopotutto, è l’ultima a morire e il passato insegna: tre stagioni fa il Crotone dopo 26 giornate era a -9 dalla salvezza, ma alla fine riuscì a centrare una clamorosa impresa. La Spal s’è portata avanti: aspettando il nuovo calendario, l’imperativo è crederci, sempre.