© Getty Images Ebosele confessa: "Con Sottil una barriera, non parlava inglese..."
UDINE - "Con Sottil c'era una barriera linguistica, ora invece ci sentiamo più a nostro agio, ci capiamo e siamo in crescita. Sottil non parlava l'inglese, quindi c'era una barriera con molti calciatori". La confessione è stata fatta da Festy Ebosele alla stampa irlandese durante la pausa per le nazionali e cerca di dare una almeno parziale spiegazione alla trasformazione avuta dalla squadra da quando è arrivato Cioffi. In effetti, dando uno sguardo alla sterminata rosa a disposizione degli allenatori dell'Udinese, su 35 effettivi soltanto 4 sono italiani. Di questi, il solo Silvestri è titolare inamovibile, con Padelli fedele scudiero alle sue spalle. Completano il quadro dei connazionali gli attaccanti Lucca (che con Cioffi ha perso posizioni, dopo la titolarità che gli garantiva Sottil) e il baby Pafundi, impiegato con il contagocce in campionato e ora reduce da una splendida doppietta con Under 20.
Udinese, in rosa venti nazionalità diverse
In rosa ci sono una ventina di diverse nazionalità, una babele di lingue in cui il solo inglese - oltre ovviamente all'italiano, che tutti si stanno impegnando a imparare con corsi intensivi specifici - è il veicolo comune. Folta anche la colonia di calciatori che parlano spagnolo (tra cui gli argentini), il portoghese (compresi i brasiliani) e il francese (tra cui numerosi atleti africani). Quanto alla gara con la Roma, Cioffi recupera definitivamente Masina dopo il lungo infortunio e Kabasele, che ha scontato la squalifica. Restano scarse le rotazioni in attacco, anche se Davis sembra quasi pronto per fare l'esordio in serie A.