Stirpe: "Al Frosinone resta chi lo ama"

Il patron gialloblù: "Angelozzi e Gualtieri ottimi professionisti. Parliamo di obiettivi entro 3 anni. L'investimento dello stadio varrà 1,5 milioni di euro"
Stirpe: "Al Frosinone resta chi lo ama"© ANSA
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FROSINONE - Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, è intervenuto in conferenza stampa afrrontando in modo totale tutto ciò che riguarda la sua società in proiezione della stagione che verrà. Stirpe ha iniziato ringraziando tutti, per poi entrare nello specifico e spiegare i progetti futuri: “Grazie di essere intervenuti, è passato tanto tempo dal momento in cui abbiamo avuto l’ultima possibilità di avere un contatto di tipo visivo e fisico tra noi. E’ una sorta di rinascita per tutti, un deciso passo avanti e semplicemente impensabile fino a qualche mese fa. Gli argomenti che esporrò saranno tanti e vi prego di prestare attenzione, onde evitare che succedano poi delle cose che nell’ultimo anno ho letto nelle vostre analisi. Bisogna essere sempre coerenti con il punto di partenza, senza ‘strambare’ da quel punto di partenza e quindi peccare di obiettività. Mettendo sulla bocca delle persone cose che nessuno ha detto e tantomeno pensato, si scivola in un lavoro non obiettivo che fa nascere tanta confusione. Il tutto porta ad un risultato che nessuno si auspica, quello di fare venir meno la coesione tra le varie componenti che ruotano attorno alla Società. Voglio ripartire dalla ricostruzione degli ultimi 3 anni. Anni molto difficili, a partire dalla retrocessione dalla serie A alla serie B. E ancora oggi vi confermo la mia impressione: non abbiamo fatto quello che si doveva fare per giocarcela fino in fondo e nel modo giusto, questo solo per l’ambizione e la superficialità sfrenata di chi doveva dare un’impronta, un contributo fondamentale alla crescita di una Società e di una squadra che era impostata anche in maniera promettente ma non ha saputo dare seguito al progetto stabilito. Sono stati fatti investimenti sbagliati, alcuni di questi frutto della politica errata dell’anno precedente la promozione. Quando si fanno dei contratti con obblighi di riscatto e non si prevedono situazioni differenziate tra la disputa di un campionato di serie A e di serie B, quantomeno c’è superficialità. O quando si dicono che sono stati trovati degli accordi ma questi accordi con i procuratori poi non ci sono, non dico che c’è stata malafede ma si può parlare di pressapochismo o eccesso di ottimismo nella valutazione dei fatti”.

L'idea del cambiamento ha radice lontane

Stirpe è stato molto preciso in merito alle novità che attendono anche la dirigenza: “Ci si potrebbe chiedere: dove stavamo noi di fronte a questo contesto? Noi eravamo qui. Tantoché io avevo pianificato la rivoluzione all’interno del Frosinone per tempo. La presenza di Salvatore Gualtieri in tutta l’Area Comunicazione, Marketing e Rapporti Istituzionali parte da molto lontano, da una profonda insoddisfazione di come questa Società aveva sviluppato il lavoro in queste Aree. Piano piano abbiamo tolto chi c’era, abbiamo inserito Salvatore, ristrutturando tutto. Se andate a vedere chi faceva parte dell’Organigramma 5 anni fa e chi c’è adesso, vi renderete conto dei cambiamenti. C’è Gualtieri e ci sono i giovani. La stessa consapevolezza l’avevamo nell’Area Tecnica: il giorno che siamo retrocessi dalla serie A alla serie B sapevo benissimo che bisognava voltare pagina e cambiare passo e mentalità oltre al metodo di lavoro. Il primo anno abbiamo posto le basi di questi ragionamenti. In pieno Covid ci cominciavamo ad interrogare, non sapendo bene il punto di caduta del ‘restart’, se quel modello di calcio sarebbe stato in grado di sopravvivere, di essere sostenibile e soprattutto se avrebbe permesso ai conti della Società di reggere l’urto. Alla fine del mese di settembre il precedente Responsabile fece un passo indietro, comunicandomi la sua indisponibilità a proseguire e così ho colto la opportunità di Guido Angelozzi”.

Progetti e obiettivi

Il presidente dei gialloblù, poi, è passato a trattare le idee e le ambizioni del club: “Il progetto che parte oggi oltre a prevedere una forte rigenerazione deve partire dalla necessità di recuperare entusiasmo. Qui a Frosinone deve rimanere gente che antepone l’amore per il Frosinone agli interessi personali. E può stare solo a questa condizione e solo se ce lo dimostra. Altrimenti la Società trova le modalità di privarsi di questa gente. Abbiamo dimostrato la capacità di saperlo fare, in passato e lo faremo nel presente e nel futuro. Il caposaldo sarà: si sta a Frosinone con le testa e le gambe, prima vengono gli interessi della Società e poi quelli personali. Questo è un progetto che non può che basarsi sui giovani, è un nuovo ciclo per il quale dobbiamo avere la possibilità di scegliere e cambiare faccia. Non dobbiamo riproporre gli errori del passato. Gli obiettivi quali saranno: il primo anno l’obiettivo principale sarà risanare la Società, i conti della Società sono stati a rischio soprattutto nell’anno immediatamente successivo la retrocessione. C’è voluta una grande pazienza e resilienza per non buttare a mare tutto, adesso siamo in una fase di quasi convalescenza. Anzi, speriamo da gennaio 2022 di entrare effettivamente nella convalescenza. Quindi risanamento economico-finanziario e recupero dell’entusiasmo che passa attraverso i giovani e allo stesso tempo mantenere la categoria. Non possiamo cullare sogni diversi da questo. Per il secondo anno speriamo di uscire fuori da questo processo di convalescenza, consolidare il processo tecnico, completare il risanamento ed avere una base più solida che ci consenta di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Nel terzo anno, se nei due avremo fatto bene, il Frosinone potrà riproporsi su una traiettoria diversa. Su questi tre anni mi prendo l’impegno, ho pregato Guido Angelozzi di rimanere con noi. E noi contiamo di chiudere questo progetto nel lasso di tempo dei tre anni. Per me il Frosinone è la Società che ha fatto di più. Quindi ricapitolando: strategia commerciale aggressiva, attenzione maniacale ai costi e, soprattutto, al Frosinone a tutti i livelli deve rimanere chi ama il Frosinone. Chi non lo farà sarà messo alla porta, come è stato fatto nel recente passato quando chi era qui curava, è vero, gli interessi del Frosinone ma anche quelli personali”.

Novità anche a livello giovanile

Un'ulteriore modifica riguarderà pure il vivaio della squadra: “Un cambiamento importante ci sarà nel Settore giovanile: Frara assumerà la responsabilità del Settore e del Calcio femminile che vogliamo sviluppare. La novità sarà costituita dell’inserimento dell’Accademia di Luigi Lunghi che gestirà attraverso un accordo, in via sperimentale, le Under mentre la Primavera sarà sempre sotto l’ala del Frosinone. Sarà un anno in cui tutti ci studieremo e poi vedremo se compiere insieme un ulteriore step. Facciamo questo perché in un momento successivo potremmo pensare anche di prendere una partecipazione nell’Accademia. Per avere un focus dedicato sullo sviluppo dei giovani. Noi avevamo tanti giovani ma non li seguivamo bene, abbiamo perso tante opportunità. La stessa Accademia è riuscita a cedere giocatori a club di A e B senza passare per il Frosinone che avrebbe dovuto avere una corsia preferenziale e invece si è trovato bypassato da questi meccanismi. Nel passato dovevamo essere più attenti, abbiamo perso delle occasioni importanti. Non abbiamo avuto la capacità commerciale e non solo quella perché quei giovani non abbiamo avuto nemmeno la capacità di conoscerli”.

Questione stadio

Un altro nodo importante da sciogliere è stato quello relativo alla questione stadio: investimento che sta interessando la società da tempo: “Un motivo di orgoglio è stato di non aver licenziato nessuno in questi anni tra i dipendenti. Gente meno nota, padri di famiglia. Siamo stati bravi a conservare tutti i posti di lavoro. E dove non potevamo per cambiamenti di tipo organizzativo abbiamo creato la possibilità di avere un nuovo posto di lavoro, poi se il soggetto ci voglia andare o meno non dipende da noi. Abbiamo risolto anche tutte le posizioni di precarietà. Un risultato, questo, molto importante. Sul tema delle infrastrutture volevo fare il punto. Andremo avanti su tutto. Quanto all’interno dello Stadio, siamo pronti per appaltare l’apertura del Ristorante. La prima settimana di luglio guarderemo il progetto che ci sembra calibrato bene su quelle che sono le esigenze della Società e dell’utenza, diventerà un luogo di ristorazione permanente all’interno della nostra struttura. Poi andremo avanti con il completamento dei lavori dell’anello. Ci hanno fatto togliere i new jersey: posso dire che potevano anche dircelo prima di installarli previa approvazione, poi ci hanno fatto notare problemi relativi all’evacuazione della gente. Completeremo quindi l’anello, completeremo il progetto dei murales con l’Accademia delle Belle Arti. E per lo Stadio rimarrebbe solo il tema del Frosinone Village, legato però alla strada di collegamento. L’altro progetto riguarda l’infrastruttura di Ferentino che scade tra 3 anni. Abbiamo preparato un progetto per il quale ci impegniamo a completare quella struttura all’interno della quale vorremmo portare la sede del Frosinone. Nello Stadio rimarranno gli uffici della Tis. Nell’area dove ci sono gli spogliatoi della prima squadra, sorgerà la sede degli uffici. Sarebbe un progetto che si potrebbe completare nel giro di un anno. Mi auguro anche di trovare l’adesione del Comune di Ferentino, per un investimento totale di un milione e mezzo di euro da spendere nei prossimi due anni”.

Botteghino e preparazione estiva

Infine, Stirpe ha chiuso affrontando il discorso relativo ai biglietti e alla preparazione estiva, che inizierà in Ciociaria: “Non verrà indetta la campagna abbonamenti. Non possiamo permetterci di esporci in questo momento, né fare previsioni. Stiamo vedendo di trovare condizioni da condividere con i gruppi organizzati nel senso di garantire una partecipazione allo stadio quanto più ampia possibile con una forte dose di ‘dialisi’. Ad esempio se un gruppo ha 50 persone, si alterneranno di partita in partita.. I prezzi saranno popolari, anche per i Distinti mentre per le Tribune vogliamo vedere bene perché non sappiamo dove possiamo aprire al momento. Quanto al ritiro precampionato abbiamo voluto fortemente farlo in Ciociaria. Lo abbiamo voluto anche e soprattutto per rafforzare il valore dell’identità della squadra con il suo territorio. Detto questo, spero di leggere qualcosa che ci aiuti a sviluppare i valori e i progetti che noi vogliamo portare avanti. La vostra collaborazione e la capacità di coesione, ci attendiamo una assunzione di responsabilità in questo senso. Ci piacerebbe vedere un ambiente dove ci si deve sentire meno soli. A proposito, ringrazio gli sponsor che ci sono stati vicini ma da loro vorrei una maggiore presenza. Perché questo è il progetto del Frosinone, non è il progetto di Maurizio Stirpe, al quale dobbiamo rimanere aggrappati con le unghie. Per approdare in acque più tranquille e meno agitate. E grazie per quello che potete fare”.


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