
Palermo ai raggi X in vista della gara interna col Sudtirol e, in generale, dello sprint per i playoff. Ci sono aspetti che funzionano molto bene e altri, invece, sui quali la squadra può e deve migliorare. L’efficacia del fronte offensivo stride con una fase difensiva che non dà ampie garanzie di affidabilità. A un attacco che lascia il segno con continuità (il Palermo va in rete da 18 gare di fila e solo 3 volte in questo intervallo gli attaccanti non sono entrati nel tabellino dei marcatori) fanno da contraltare le spie segnalate da un collettivo che, con riferimento ai gol subiti, ancora non ha trovato un equilibrio.
Palermo, la spia accesa
Anche se non ci sono le condizioni per parlare di vera e propria criticità, la compagine di Dionisi subisce gol da 6 partite per un totale di 11 reti al passivo. L’ultimo clean sheet coincide con la gara interna col Brescia vinta 1-0 il 2 marzo. Ultima volta “a porta chiusa” di un Palermo che in questo campionato non è mai riuscito a mantenere la porta inviolata per più di due volte consecutive. Ma i numeri, ed è questa la nota positiva che in casa rosanero dà fiducia anche in chiave playoff, non dicono tutto. La squadra continua a prendere reti con facilità ma è altrettanto vero che nell’arco dei 90’ non è mai in balìa dell’avversario. E la difesa ha acquisito maggiore solidità. Determinante Magnani. Le sconfitte non sono scomparse ma il 29enne centrale arrivato a gennaio dal Verona ha dato sicurezza al pacchetto arretrato. Sempre puntuale nei suoi interventi, Magnani ha alzato il livello della difesa anche in termini di uscita con la palla al piede e la sua presenza ha aiutato i compagni di reparto. Ne è una conferma Ceccaroni, già reduce da una positiva prima parte di stagione e diventato una certezza.
Palermo, le ultime dal campo
Ieri, intanto, a Torretta seduta mattutina. Segnali incoraggianti da Di Francesco che, dopo avere saltato le ultime 4 gare per una lesione al soleo della gamba destra, sembra convocabile. Ieri ha alternato un differenziato in campo a un lavoro in gruppo e, a questo proposito, è stato coinvolto (provato come uno dei due trequartisti a supporto della punta e non come esterno a tutta fascia) nelle prove tattiche che hanno preceduto la partitella finale. Dionisi riflette sui benefici del turnover ma, sfruttando la scia di Catanzaro, non è escluso che confermi l’undici iniziale del “Ceravolo”. Buttaro, Desplanches, Gomis e Vasic, inoltre, hanno visitato a Torretta “Una goccia nell’oceano”, associazione che promuove iniziative per bambini, anziani e persone con disabilità.