Avellino primo, ma Biancolino e solo all’inizio

Per il tecnico 58 punti in 24 gare (media 2,37), a Foggia l’unico ko: dopo il sorpasso al Cerignola, la B è vicina
Leondino Pescatore
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AVELLINO - Il giorno dopo il sorpasso, il sapore della vittoria è ancora più gradevole per un Avellino che conquista finalmente il primo posto, con il fermo proposito di mantenerlo fino al giorno della promozione diretta in Serie B. Scavalcato il Cerignola, rimasto a riposo nel turno in cui la squadra di Biancolino ha steso il Potenza con una prestazione poco brillante ma concreta. Una rincorsa di 182 giorni, iniziata quando fu affidato il compito di “traghettatore” a Raffaele Biancolino, l’allenatore della Primavera subentrato a Michele Pazienza, il tecnico che era riuscito a racimolare la miseria di tre pareggi in 5 partite, con 2 sconfitte: all’esordio stagionale, con un sonoro 4-1 in casa del Picerno e quella mortificante, in casa, contro il Latina che indusse la società a cambiare. 

Avellino, effetto Biancolino

Biancolino avrebbe dovuto tamponare l’emergenza, come avvenuto un anno prima, guidando l’Avellino nella trasferta di Viterbo, dopo l’esonero di Rastelli. C’era da affrontare la gara infrasettimanale sul campo della Turris, tempi troppo stretti per ingaggiare un allenatore d’esperienza, meglio aspettare fino alla successiva gara interna contro il Foggia. Un pareggio a Torre del Greco e una vittoria contro i foggiani ma soprattutto l’atteggiamento propositivo espresso da una squadra che riusciva a fare punti e a offrire un gioco convincente, facendo finalmente sorridere anche i tifosi, invogliarono la dirigenza a proseguire con Biancolino che, da quel 23 settembre 2024, un lunedì per l’esattezza, ha smesso di essere considerato un precario per diventare un punto fermo dell’Avellino presente e futuro, con il contratto poi rinnovatogli fino al 30 giugno del 2026. 

Biancolino, un predestinato

Lui che con l’Avellino ha ottenuto 4 promozioni in B indossando la maglia biancoverde, vuole ottenere la prima da allenatore cercando di ripetere la carriera di calciatore (412 presenze e 154 gol), facendo giocare la sua squadra come aveva sempre fatto coi baby: con la mente sgombra e senza costrizioni, lasciando ciascun elemento libero di esprimere le proprie qualità. «Ora viene il difficile, siamo attesi da 5 gare una più complicata dell'altra. Non bisogna mollare, né distrarsi adesso che siamo a pochi passi dal traguardo.  

Biancolino, la rincorsa

La rincorsa fatta è stata faticosa ma entusiasmante, ora dovremo fare ancora di più e correre tanto per essere primi al traguardo», ha detto Biancolino che, nelle 24 gare del suo percorso ha ottenuto 58 punti (media 2,37 a gara) con una sola sconfitta, subita a Foggia, dopo che gli organi federali hanno cancellato quella – inattesa e mortificante – in casa contro il Taranto, sei pareggi e 17 vittorie. «Ce ne mancano 5 ed è fatta», taglia corto Biancolino. 


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