Meyler, dispetto al City. Il Chelsea è in fuga: +7

Il centrocampista irlandese, 25 anni, ha regalato il pareggio (1-1) all’Hull contro il Manchester City, che ha giocato le ultime quattro gare senza Yaya Touré (assente a causa degli impegni in Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio) e ha raccolto soltanto tre punti.
Meyler, dispetto al City. Il Chelsea è in fuga: +7© Ansa
Stefano Chioffi
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ROMA - C’è un giocatore che fa la differenza nel Manchester City: è Yaya Touré, nessuno incide come il centrocampista della Costa d’Avorio, neppure Sergio Aguero, che ha segnato trentuno gol in Premier League nell’ultimo anno e mezzo. Senza Touré, impegnato per un mese in Coppa d’Africa (vinta ai calci di rigore nella finale con il Ghana), il Manchester City si è smarrito: dal 10 gennaio la squadra di Manuel Pellegrini è rimasta senza la sua guida speciale e ha raccolto solo tre punti in quattro partite. Un rendimento mediocre, da zona retrocessione. 

 

LA FUGA - Una brusca frenata che ha permesso al Chelsea di accelerare e di volare a +7 sul City. Touré è il fattore che sposta gli equilibri, è la marcia in più di Pellegrini, che non centra il successo in Premier League dal primo gennaio contro il Sunderland. E quel giorno era stato proprio Yaya Touré a firmare uno dei gol del 3-2. Tre pareggi (contro l’Everton, il Chelsea e l’Hull) e una sconfitta (0-2 con l’Arsenal): ecco il bilancio del City senza il contributo ivoriano, che Pellegrini spera di riabbracciare già mercoledì sera (ore 20.45) in occasione della sfida in trasferta con lo Stoke per la 25ª giornata di Premier.

 

IL PESO - Touré è il grande valore aggiunto del Manchester City: nello scorso torneo aveva consegnato il titolo a Pellegrini realizzando venti gol e firmando nove assist. E anche in questa stagione, la mezzala ha dimostrato di avere un peso specifico unico: sette gol in diciotto gare in Premier, prima di trascinare la Costa d’Avorio al trionfo in Coppa d’Africa. Tourè è blindato da un contratto fino al 2017, ma al termine di questo campionato ha già spiegato che dovrà riflettere sul suo futuro. Un nodo delicato per il City, che dipende in modo totale dal centrocampista, in grado di incidere anche più di Aguero. Una differenza dimostrata dai numeri. Il City, nella fase centrale della Premier, ha dovuto rinunciare per cinque partite - a causa di un infortunio al ginocchio sinistro - all’attaccante argentino, ex Independiente e Atletico Madrid, ma ha raccolto lo stesso tredici punti (quattro vittorie e un pareggio).

 

IL BRIVIDO - Anche l’Hull, allenato da Steve Bruce (ex difensore centrale del Manchester United) e terz’ultimo in classifica, è riuscito a fermare il Manchester City, oltretutto in trasferta. Un pareggio per 1-1 che Pellegrini ha trovato solo nei minuti di recupero, al 92’, grazie a una punizione di James Milner. Il City ha faticato, confermando i suoi disagi soprattutto a centrocampo, dove si è avvertita ancora una volta l’assenza di Yaya Touré, in grado di accendere la manovra e di costruire l’assist giusto: senza l’ivoriano, la squadra campione d’Inghilterra ha realizzato solo tre reti in quattro gare. E a scoprire i difetti del City ci ha pensato anche il mediano irlandese David Meyler, un gigante di un metro e 90 che ha sbloccato il risultato verso la fine del primo tempo, facendo sognare un colpo spettacolare all’Hull di Steve Bruce. 

 

LA STORIA - Milner ha venticinque anni, è nato il 25 maggio del 1989 e ha iniziato nel Cork City, il club della sua città, prima di sbarcare in Inghilterra, al Sunderland, nel 2008. E’ arrivato all’Hull due anni e mezzo e fa con la formula del prestito e nel gennaio del 2013 è stato riscattato. Meyler ha segnato al City con un tiro di sinistro, lanciandosi su un pallone che era finito in precedenza sul palo. E’ un giocatore abituato a fare legna: lavora in copertura, si piazza davanti alla difesa, è bravo di testa e ha realizzato contro la squadra di Pellegrini il primo gol della sua stagione. Ha un contratto fino al 2016, gioca nella nazionale irlandese di Martin O’Neill e ha aiutato la fuga di Mourinho e del Chelsea. Il City ha quattordici giornate per confermarsi campione. E aspetta Touré, il suo ritorno dalla Guinea Equatoriale, per progettare la rimonta.


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