Lo chiama “brother”, fratello, perché ha condiviso con Osimhen le prime ambizioni e un capitolo della sua carriera a cui è rimasto molto legato: giocavano insieme nella nazionale nigeriana Under 17. Il centravanti del Napoli, per Terem Moffi, è come un altro pezzo della sua famiglia allargata. “Il mio obiettivo? Seguire le sue orme”, ha raccontato in una lunga intervista rilasciata a Premium Times, giornale nigeriano. Stesso ruolo, stesso fisico e stessa cresta bionda. Se la corsa all’oro di Victor ha trovato la sua sublimazione a Napoli, dopo un’infanzia dura e complicata, durante la quale aveva venduto giornali e gelati per le strade alla periferia di Lagos, nel tentativo di aiutare la sua famiglia, la storia di Temere Moffi ha tanti lati in comune con quella dell’attaccante che i tifosi azzurri hanno soprannominato subito “piedone l’africano”, per via di quelle scarpe numero 47.
IL PERCORSO - È nato a Calabar il 25 maggio del 1999, è mancino, punta sulla rapidità e sulla potenza. Ha cominciato a giocare nella Buckswood Football Academy. L’Italia è il grande traguardo di Moffi, partito dalla sua terra con l’ambizione di diventare un calciatore famoso. Il suo viaggio in Europa e la sua evoluzione ricordano l’ascesa di Osimhen. Partiamo dall’età, 22 anni, la stessa dell’azzurro, e anche dalla struttura muscolare, un metro e 88. E poi ha giocato in Belgio, nel Kortrijk, proprio come Victor, che si era fatto conoscere nello Charleroi. Una mappa verso la fortuna che ha portato Moffi a volare, nel 2020, in Francia e a firmare un contratto con il Lorient, promosso d’ufficio dalla Ligue 2 dopo che il campionato era stato sospeso a causa della pandemia. E l’anno scorso, nella sua prima esperienza in Ligue 1, è stato il centravanti africano ad aver segnato più gol: quattordici, come il senegalese Boulaye Dia (all’epoca nel Reims e ora al Villarreal) e il camerunese Karl Toko Ekambi dell’Olypimpique Lione.
MONACO E LILLE - Un’esplosione che ha riportato alla memoria di tanti quella di Osimhen, pronto a imporsi nel Lille e a richiamare l’attenzione del Napoli: un affare da settanta milioni, il più costoso nella storia della società di De Laurentiis. E anche questa stagione è cominciata nel modo più pirotecnico: Moffi ha già segnato due gol in cinque partite, decidendo le sfide con il Monaco (1-0) e con i campioni in carica del Lille (2-1). Il Lorient lo ha pagato otto milioni, lo ha blindato fino al 2024 e adesso conta di cederlo al triplo nella prossima estate, mentre il Kortrijk lo aveva preso nel gennaio del 2020 per un milione. Tanti ostacoli superati: Moffi, nel 2018, era svincolato e per giocare era andato in Lettonia, accettando l’offerta del Riteriai. E' stato quello il primo passo verso gli applausi.