© EPAIl Real Madrid ha messo un’ipoteca sulla conquista della Liga e sul titolo numero 35 della sua storia, l’ottavo del nuovo millennio. In diciannove partite ha perso solo sul campo dell’Espanyol (2-1): era il 3 ottobre. Nelle ultime otto giornate ha portato a casa sette vittorie e un pareggio. L’unico a rallentare la scalata del Real di Ancelotti è stato il Cadice: merito di un portiere argentino, Jeremias Ledesma, ventotto anni, arrivato nel 2020 dal Rosario Central in prestito e riscattato in estate versando un milione e ottocentomila euro. Ha alzato un muro, si è regalato un giorno divino al Santiago Bernabeu, nello stadio dei miti: 0-0, tanti elogi, ottimi giudizi nelle pagelle del giornali. E ha moltiplicato così il suo valore.
L’ORO DEL CADICE - Già, perché Ledesma ha cominciato a richiamare l’attenzione, l’interesse, di qualche club di prima fascia: dalla Real Sociedad al Siviglia. Il Cadice è penultimo, ha raccolto nel girone d’andata solo 14 punti, ma la salvezza non è distante: a quota 15 si trovano Deportivo Alaves, Elche e Getafe, mentre il Celta e il Maiorca sono a 20. Ledesma sta sfruttando la vetrina della Liga. Un metro e 86, personalità, sicurezza nelle uscite, guida la difesa. E’ nato a Pergamino, in Argentina, il 13 febbraio del 1993. L’anno scorso ha permesso al Cadice di tenere la tenda piantata nella Liga. E ora è la carta in più della squadra allenata da Alvaro Cervera.
MONTERO E IL CT SCALONI - Ha cominciato la carriera nel Racing Club di Pergamino e nel 2006 è entrato nel vivaio del Rosario Central. Ha esordito nella Superliga argentina il 31 ottobre del 2017 sul campo del Tigres (1-1): novanta minuti da titolare, l’allenatore era Paolo Montero, ex difensore dell’Atalanta e della Juventus. Nell’ottobre del 2020, Ledesma ha ricevuto la convocazione nella nazionale argentina: il ct Lionel Scaloni lo ha chiamato per sostituire l'infortunato Juan Musso.