L’amuleto Burn, gli schemi di Howe e il nuovo Newcastle dello sceicco: 15 punti in 7 partite

Difensore centrale, 29 anni, inglese, è arrivato a gennaio dal Brighton ed è stato uno dei colpi del principe Bin Salman. Squadra trasformata: era ultima, ora è al 14° posto, solo due gol subiti nelle ultime cinque giornate
L’amuleto Burn, gli schemi di Howe e il nuovo Newcastle dello sceicco: 15 punti in 7 partite© Getty Images
Stefano Chioffi
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Si è presentato a Newcastle con il suo jet privato e gli è bastato il tempo di una cena, all’inizio di ottobre, per trovare l’accordo con Mike Ashley, il presidente più contestato in Premier League. Da quando è arrivato il principe saudita Bin Salman, che controlla il fondo PIF, 370 miliardi di valore, la squadra ha cambiato allenatore (da Steve Bruce a Eddie Howe), è stata smontata e ricostruita a gennaio (presi Bruno Guimarães, Kieran Trippier, Chris Wood, Dan Burn e Matt Targett), ha riportato i tifosi al St James’ Park, è imbattuta dal 27 dicembre, ha conquistato quindici punti nelle ultime sette giornate ed è passata dall’ultimo posto in classifica al quattordicesimo. Merito dello sceicco, che già pensa al prossimo mercato: lotta con il Milan per prendere il difensore olandese Sven Botman, centrale del Lille, e sogna Lautaro Martinez e Kalidou Koulibaly, come scrivono i tabloid inglesi.

Le idee di Howe

La sfida in casa di sabato con Brighton può portare il Newcastle a quota 28. Hanno inciso i soldi di Bin Salman, ma anche le qualità di un allenatore emergente come Howe, quarantaquattro anni, tenuto sotto osservazione in passato dalla Football Association per il ruolo di ct della nazionale - prima che venisse chiamato Gareth Southgate - e artefice delle miracolose stagioni vissute sulla panchina del Bournemouth, portato dalla League One (l’equivalente della Serie C) alla Premier.

La trasformazione

Il modulo è il 4-3-3, arricchito dai colpi di gennaio e da qualche intuizione, come quella di trasformare il centravanti brasiliano Joelinton in mezzala, a segno sabato sul campo del Brentford. Murphy e Fraser sulla fasce, in attacco, con il compito di garantire rifornimenti a Wood. Fascia di capitano e regia a Shelvey, ex promessa inespressa del Liverpool. I blitz di Willock. E poi una difesa più organizzata: due gol subiti nelle ultime cinque giornate. Trippier e Targett sono i terzini, la coppia centrale è formata dallo svizzero Schär e da Burn, mancino, ventinove anni, costato quindici milioni, due metri e 01, ex Brighton, uno dei nuovi leader dei Magpies. Il portiere è lo slovacco Dubravka.

Burn-Schär, che intesa!

Prima la salvezza, poi un Newcastle da Champions: ecco il progetto di Bin Salman, che si è presentato spendendo quarantadue milioni e mezzo per Bruno Guimarães, ventiquattro anni, in evidenza nell’Olympique Lione e prima ancora nell’Athletico Paranaense. Il brasiliano è già entrato nella Seleçao di Tite, nei mesi scorsi piaceva anche alla Juve. Eddie Howe lo sta facendo inserire gradualmente nel 4-3-3: soltanto una volta, Bruno Guimarães è partito nel blocco dei titolari. La sorpresa è Burn, diventato il faro della difesa, restituendo certezze a Schär, che ha il contratto in scadenza. Burn è inglese, è nato a Blyth il 9 maggio del 1992, non ha mai perso in Premier con la maglia del Newcastle, il club di cui era tifoso da bambino, ai tempi di Alan Shearer, il suo idolo. E’ cresciuto nel Darlington e nel Fulham. Ha giocato anche nello Yeovil Town, nel Birmingham e nel Wigan.


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