Fabio Vieira e l’Arsenal dei record

Arteta è pronto a lanciare il trequartista portoghese, 22 anni, ultimo gioiello di una squadra che ha conquistato 15 punti in 5 partite, come nel 2004 con Wenger, Bergkamp e Henry
Fabio Vieira e l’Arsenal dei record
Stefano Chioffi
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Quindici punti, primo posto, biglietti introvabili all’Emirates Stadium. Agosto da standing ovation per l’Arsenal. Erano diciotto anni che non partiva così forte in Premier: cinque vittorie nelle prime cinque giornate. Arteta come Wenger, che in quella stagione - 2004-05 - sarebbe poi arrivato secondo dietro al Chelsea di Mourinho. Era la squadra di Bergkamp e Henry, Vieira e Ljungberg, Pires e Gilberto Silva. Il nuovo Arsenal fa sognare, insegue un titolo che manca dal 2004, firmato proprio da Wenger.

TANTI APPLAUSI - Le magie di Gabriel Jesus, tre gol e tre assist: arrivato dal Manchester City per 52 milioni e subito decisivo. La personalità e le geometrie di Ødegaard, premiato con la fascia di capitano dal tecnico basco: invenzioni e tre gol. La definitiva consacrazione del brasiliano Gabriel Martinelli, ala sinistra, scoperto nell’Ituano dal direttore sportivo Edu. Continuità di rendimento, qualità, tre reti. Grande feeling con Gabriel Jesus e Bukayo Saka nel 4-2-3-1. Una squadra che ha trovato un compromesso tra la ricerca di un gioco emozionante e l’obbligo di non essere solo bella e leziosa. Equilibrio raggiunto. Grazie a diversi fattori: la sapienza tattica di Zinchenko, altro colpo estivo (35 milioni finiti sempre sul conto del City), lo scudo garantito da Xhaka e Thomas Partey (o in alternativa da Sambi Lokonga), lo spessore di Gabriel Maghalhães, il difensore centrale che Allegri sperava di portare alla Juve, le parate di Ramsdale.

DUE TROFEI - L’Arsenal piace e diverte. Mikel Arteta, ex vice di Guardiola nel City, si era presentato nel 2020 vincendo subito la Coppa d’Inghilterra e il Community Shield. Poi aveva vissuto una fase di involuzione. Critiche sui social e qualche contestazione allo stadio. Ma i dirigenti non hanno mai pensato di fare retromarcia e cambiare indirizzo. Una scelta difesa e protetta. Che ora sta ripagando. Frutto di investimenti per il presente e per il futuro, come nel caso di Fabio Vieira, ventidue anni, portoghese, trequartista, cresciuto nel Porto di Sergio Conceição con il regista Vitinha, che ora incanta nel Paris Saint Germain. Un metro e 70, mancino, è costato trentacinque milioni. Arteta è pronto a farlo esordire. Fabio Vieira aveva saltato una parte della preparazione estiva per infortunio. Nelle ultime tre partite di Premier è stato portato in panchina. Dieci gol e diciotto assist nel Porto, prima di volare a Londra. È nato a Santa Maria da Feira il 30 maggio del 2000. Dribbling, scatto, cambi di direzione, tiro, passaggi filtranti. Arteta è rimasto stregato dai numeri di Fabio Vieira in allenamento, nel centro sportivo a London Colney, nell’Hertfordshire. L’esordio si avvicina.


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