Ecco Redondo junior, il nuovo diamante dell’Argentina Under 20

Classe 2003, è il figlio di Fernando, ex centrocampista del Real Madrid e del Milan. Venti partite nella Superliga con l’Argentinos Jrs. Stesso ruolo del padre e stesso numero di maglia: il 5. Mascherano lo ha convocato nella nazionale baby
Ecco Redondo junior, il nuovo diamante dell’Argentina Under 20
Stefano Chioffi
2 min

La dinastia continua. Stesso ruolo: mediano-regista. E stesso numero di maglia: il 5. L’Argentina sta seguendo con attenzione e curiosità la crescita di Federico Redondo, vent’anni, figlio di Fernando, eleganza e stile, una carriera maestosa che è stata rovinata da una serie di infortuni al ginocchio destro, quando governava il centrocampo del Real Madrid e del Milan ed era soprannominato “el taconazo”, per la bellezza dei suoi colpi di tacco.

VENTI PARTITE - Federico Redondo gioca nell’Argentinos Juniors, come suo padre. Altro anello di congiunzione. Geometrie, ritmo, velocità di pensiero, gestione del pallone. Fa parte della Seleccion Under 20, guidata da Javier Mascherano. E’ nato a Madrid il 18 gennaio del 2004, quando suo padre era una delle stelle del Real. Destro naturale, un metro e 90, tackle e personalità, non solo ricami. Venti presenze nella Superliga, ha debuttato il 12 luglio del 2022 contro il Tigre (2-1). Il suo allenatore è Gabriel Milito, quattro anni da difensore del Barcellona e fratello di Diego, ex centravanti del Genoa e dell’Inter.

LA PATERNAL - Federico Redondo è uno dei tesori regalati dal settore giovanile dell’Argentinos Juniors: frequenta il centro sportivo, nello storico quartiere La Paternal, da quando aveva dieci anni. Il calcio è una passione di famiglia, condivisa anche da sua madre, Natalia Solari, figlia di Jorge, due titoli vinti da allenatore del Rosario Central (1973-74) e dell’Indipendente (1988-89). Se il Barcellona ha appena preso l’attaccante João Mendes, classe 2005, figlio di Ronaldinho, l’idea di investire su Redondo jr viene accarezzata dal Real Madrid e dal presidente Florentino Perez. Una possibilità, una suggestione, che non distrae Federico, coccolato dai tifosi allo stadio Maradona. L’Europa rappresenta un traguardo, ma non è un’ossessione nei ragionamenti di questo ragazzo, in grado di distinguersi anche per disciplina e maturità.


© RIPRODUZIONE RISERVATA