Kobbie Mainoo, titolare a 18 anni nel Manchester United

Mediano-regista, inglese, lo paragonano a Kanté e Seedorf: Ten Hag l’ha promosso accanto a Casemiro, preferendolo a Eriksen, McTominay e Amrabat
Kobbie Mainoo, titolare a 18 anni nel Manchester United© Getty Images
Stefano Chioffi
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I tifosi del Manchester United hanno provato a organizzare sui social anche una raccolta di firme, una petizione, per chiedere a Jim Ratcliffe, nuovo azionista del club e proprietario del colosso Ineos, di licenziare Erik Ten Hag, sesto in Premier (10 sconfitte in 26 partite, -16 dal Liverpool), battuto sabato per 2-1 all’Old Trafford dal Fulham e fuori dalle coppe europee già a dicembre, dopo essere arrivato ultimo nel girone A della Champions, dietro al Bayern, al Copenaghen e al Galatasaray. Rapporti elettrici con diversi giocatori: da Antony a Martial, mentre a gennaio ha mandato via Sancho, tornato in prestito al Borussia Dortmund. L’ex tecnico dell’Ajax chiede tempo e pazienza. Nei suoi diciotto mesi di lavoro ha lanciato tanti giovani: dall’argentino Alejandro Garnacho (19 anni, ala sinistra, 5 gol e 3 assist in questo campionato) all’attaccante inglese Omari Forson (classe 2004), schierato titolare per la prima volta contro il Fulham e preferito al brasiliano Antony: “Gioca solo chi merita”, ha detto Ten Hag durante la conferenza-stampa.

8 TECNICI IN 11 ANNI - Clima pesante: critiche dai tifosi e dai giornali. Il Guardian continua a ritenerlo la prima causa della crisi dei Red Devils, che non vincono il titolo dal 2013, con Alex Ferguson, e hanno cambiato otto allenatori in undici anni: David Moyes, Ryan Giggs, Louis Van Gaal, José Mourinho (l’unico a conquistare tre trofei: Europa League, Coppa di Lega e Community Shield), Ole Gunnar Solskjaer, Michael Carrick, Ralf Rangnick e Ten Hag.

LA STRATEGIA - L’idea della famiglia americana Glazer e del socio di minoranza Jim Ratcliffe (che ha rilevato il 25% delle quote per 1,3 miliardi di dollari) è quella di aspettare giugno. Niente ribaltoni, almeno per il momento. L’obiettivo è la qualificazione in Champions, distante otto punti. Ten Hag ha dodici partite per dare un senso compiuto alla stagione. Confida anche nell’aiuto di Rasmus Højlund, sette gol nelle ultime sei partite, ma assente sabato a causa di un problema muscolare. Il danese, ex Atalanta, ha faticato a inserirsi, però ha potuto contare sempre sul sostegno di Ten Hag. Tra le intuizioni avute dall’allenatore di Haaksbergen, provincia di Twente, c’è anche Kobbie Mainoo, promosso a pieni voti nel 4-2-3-1. Ha diciotto anni, è un mediano-regista, ha giocato dodici gare in campionato e ha segnato un gol al Wolverhampton. E’ nato a Stockport il 19 aprile del 2005, i suoi genitori sono ghanesi, ha firmato un contratto fino al 2027. Corsa, pressing, geometrie, resistenza, fisico da maratoneta, un metro e 75, destro naturale.

LE SCELTE - Nelle gerarchie di Ten Hag ha sorpassato Eriksen, McTominay e Amrabat. Mainoo gioca accanto a Casermiro e viene paragonato, per caratteristiche e dinamismo, al francese N’Golo Kanté, che in estate ha lasciato il Chelsea e si è trasferito all’Al-Ittihad, nella Saudi Pro League. Rio Ferdinand, ex capitano dei Red Devils, lo ha accostato invece a Clarence Seedorf. Mainoo ha iniziato la sua avventura nella scuola-calcio del Cheadle&Gatley Junior Football Club, prima di entrare nel vivaio del Manchester United. E’ stato sempre convocato nelle nazionali baby dell’Inghilterra. Suo fratello, Jordan Hames, lavora in televisione e ha partecipato alla quinta serie di “Love Island“. Ten Hag lo ha scoperto in estate, durante la tournée negli Stati Uniti.


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