Anche L’Equipe ha celebrato la bellezza dell’Olympique Marsiglia, ridisegnato con il 4-2-3-1 da De Zerbi: le doppiette di Greenwood e Luis Henrique, il gol di Wahi, il dominio in casa del Brest (1-5), che l’anno scorso aveva chiuso la Ligue 1 al terzo posto e festeggiato la qualificazione in Champions. Lo stadio Vélodrome, nei desideri del presidente Pablo Longoria e dell’azionista di maggioranza Frank McCourt, dovrà diventare la casa dei sogni. Nessuna promessa, ma la voglia di dare fastidio al Paris Saint Germain di Luis Enrique e di lottare per il titolo, che il Marsiglia ha vinto per l’ultima volta nel 2010, grazie a Didier Deschamps in panchina e al centravanti Mamadou Niang, capocannoniere con diciotto gol.
LA SFIDA - Rulli in porta. Murillo e Lirola sulle fasce. Coppia centrale: Brassier vicino al capitano Balerdi. Doppio mediano: Højbjerg e Ismaël Koné. La fantasia di Harit. La genialità di Greenwood e Luis Henrique. Il numero 9, invece, è arrivato in estate dal Lens: Elye Wahi, ventuno anni, che si prepara a debuttare nella nazionale maggiore ed è costato trentacinque milioni. L’attrazione è anche Valentin Carboni, in prestito con diritto di riscatto dall’Inter.
IL NUOVO REGALO - Dieci colpi, finora. Ma il nuovo Marsiglia, ottavo in classifica nel 2023-24, ha in pugno anche Jonathan Rowe, ala sinistra, classe 2003, talento dell’Inghilterra Under 21. A gennaio lo aveva cercato la Lazio, ora il club di McCourt lo sta portando in Ligue 1. Un affare da sedici milioni di sterline, come ha scritto il Telegraph. Scatto, dribbling, fantasia: le caratteristiche di Rowe si sposano con il 4-2-3-1. Nella scorsa stagione, in Championship (la serie B inglese), ha segnato dodici gol. E’ nato a Londra, ma è cresciuto nel Norwich: dall’accademia al salto nella squadra allenata da David Wagner.