© Getty ImagesMessaggio ai naviganti: nel suo contratto è stata inserita una clausola da cento milioni, la stessa somma che lo Sporting Lisbona pretende per liberare il centravanti svedese Viktor Gyökeres, 66 gol in 68 partite con la maglia dei Leões. Il presidente Frederico Varandas ha chiuso in cassaforte il futuro di Geovany Quenda, che è cresciuto in casa e può diventare un’altra magica plusvalenza, nel pieno rispetto della politica manageriale dello Sporting: Paulo Sousa, Figo, Nani, Cristiano Ronaldo, Leão, Bruno Fernandes, Nuno Mendes e Matheus Nunes, in ordine temporale.
IL MAESTRO AMORIM - Quenda è un’ala, ha diciassette anni, è mancino. Un gol (al Famalicão) e un assist in campionato, giocando 759 mInuti. Fantasia, agilità, scatto, un metro e 72. A valorizzarlo è stato Rúben Amorim, il tecnico che ora ha deciso di lasciare lo Sporting per sostituire l’olandese Erik Ten Hag sulla panchina del Manchester United. Quenda offre diverse soluzioni: può agire da attaccante esterno, nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3, ma Amorim l’ha provato con ottimi risultati anche da centrocampista a tutta fascia nel 3-4-3.
DA BISSAU A LISBONA - Arriva al cross, si sacrifica in fase difensiva. È nato il 30 aprile del 2007 a Bissau, capitale della Guinea. Ma è cresciuto con i genitori alla periferia di Lisbona e ha scelto l’inno del Portogallo. Ha iniziato a giocare nel Damaiense. Nel 2017 ha superato il provino con il Benfica. Due anni dopo, nel 2019, ha deciso di proseguire la carriera nello Sporting. Amorim è stato un tecnico-papà. Quenda si era distinto a livello giovanile con altri due allenatori: João Pereira (promosso ora al posto di Amorim) e Filipe Celikkaya.