Ryan Francisco fa innamorare il San Paolo
Allo stadio Morumbi cercano un nuovo idolo. Il San Paolo non vince il campionato brasiliano dal 2008. Era una squadra che dominava la scena: in difesa aveva un leader come Miranda, poteva contare su Oscar e Hernanes, il portiere era Rogerio Ceni, l’uomo dei guinness, che batteva rigori e punizioni (una carriera da 133 gol e la Coppa del Mondo alzata nel 2002 in Giappone e Corea). L’allenatore era Muricy Ramalho, l’unico in grado di conquistare per tre anni di fila il Brasileirão. Ora il San Paolo sta provando a rilanciarsi anche con l’aiuto di gente esperta come Luiz Gustavo (37 anni), Lucas Moura e Oscar, tornato a casa dopo la lunga avventura in Cina. Il progetto ruota intorno al tecnico argentino Luis Zubeldia, che ha vinto il campionato in Ecuador, Messico e Colombia.
“Jóia do São Paulo”
Sette punti nelle prime cinque giornate. Decimo posto in classifica e un “garoto” da applausi: un figlio del vivaio che potrebbe diventare la nuova attrazione del Morumbi. Si chiama Ryan Francisco, ha diciotto anni, è un centravanti e ha conquistato il titolo di capocannoniere con dieci gol nella Copinha, il torneo giovanile più prestigioso del calcio brasiliano. Mancino, un metro e 75, elegante, rapido. Con Paulo Sérgio, classe 2005, altro attaccante, ha trascinato la squadra baby guidata da Allan Barcellos nella finale vinta per 3-2 contro il Corinthians. Ryan Francisco ha già esordito nel Brasileirão. Due presenze nelle gare con lo Sport Recife e il Cruzeiro. Quattordici minuti, un antipasto, dopo i venticinque gol realizzati nelle trentadue partite giocate con la squadra Under 20. Ha firmato un contratto fino al 30 novembre del 2028. Ha una clausola da sessanta milioni di euro. I tifosi lo chiamano così: “Jóia do São Paulo”.
