© Getty Images Adam Karabec e la festa dell’Amburgo
La fine di un incubo. L’Amburgo è tornato in Bundesliga dopo un’attesa lunga sette anni. Tante salite, problemi di bilancio, delusioni, traguardi sfumati a pochi metri dal filo rosso. E ora la grande festa. Birra e würstel, una città che si è ripresa un posto nel salotto del grande calcio. Secondo posto in classifica, 59 punti, due in meno del Colonia. Sedici vittorie e undici pareggi in trentaquattro giornate. Migliore attacco del torneo: 78 gol. Una promozione conquistata da un tecnico giovanissimo, Merlin Polzin, trentaquattro anni, scelto in corsa dopo il divorzio con Steffen Baumgart.
La premiata ditta
Cinquantacinque gol sono stati garantiti in totale da Davie Selke (22), Ransford Königsdörffer (14) e Robert Glatzel (10) e Jean-Luc Dompé (9). Una squadra disegnata con il 4-3-3. A prendersi la scena è stato anche Adam Karabec, mezzala destra, nato a Praga, quasi ventidue anni, classe 2003. Tre gol e sette assist. Ha aiutato l’Amburgo nella sua risalita. Era arrivato in prestito a luglio dallo Sparta Praga, il club tedesco vanta un diritto di riscatto che vuole esercitare entro la fine di giugno.
The Guardian
Karabec è stato inserito nella lista dei migliori talenti dal giornale inglese The Guardian. Ventiquattro presenze da titolare. Corsa, resistenza, passaggi filtranti. L’Amburgo aveva raccolto diverse relazioni su Karabec, ex trequartista della Repubblica Ceca Under 21. È nato il 2 luglio del 2003, ha cominciato a giocare nel Bohemians. Nel 2016 è stato acquistato dallo Sparta: viveva nel college del club sulla collina Letná. Václav Jílek è l’allenatore che gli ha cambiato la carriera.
