Un fulmine a ciel sereno quello che nei giorni scorsi ha squarciato i cieli Nord Americani. I Cloud9, nota squadra esportiva internazionale che da anni domina il panorama esportivo di Counter Strike: Global Offensive, ha recisso il contratto non ad uno, non a due, ma a ben quattro dei propri giocatori professionisti, dell'omonimo gioco. Una violazione delle normative previste dagli accordi contrattuali è costata cara ai quattro giovani che speravano di poter avanzare la loro carriera in una delle squadre più forti al mondo.
La fine di una carriera
A causa di una violazione di una norma fondamentale prevista dal contratto firmato da tutti gli atleti dei Cloud9, quattro giocatori professionisti hanno avuto la sospensione ad effetto immediato del loro incarico nella squadra di Counter Strike: Global Offensive.
Secondo numerevoli post pubblicati all'interno di Twitter dalla stessa Organizzazione Nord Americana, i giovani ragazzi avrebbero introdotto all'interno della Gaming House targata Cloud9, senza permesso, persone esterne allo staff dell'organizzazione o delle squadre di gioco.
Una violazione su cui il Presidente non può assolutamente passare sopra. "Abbiamo messo inutilmente a rischio la salute di moltissime persone che lavorano per e con noi." - Afferma in un post il CEO dei Cloud9 - "Negli ultimi mesi il mondo ha attraversato bruttissimi momenti, ed è arrivato il momento che tutti facciano la loro parte, noi compresi. Atteggiamenti simili non verranno tollerati."
JT, Motm, Sonic ed anche il Coach T.C, sono adesso Agenti Liberi (Come si dice nel gergo di gioco). Ciò significa che non possiedono alcun tipo di prezzo di mercato, ed andranno nella prima organizzazione esportiva che vorrà appropiarsene.