Sergio Marchionne, al Mugello per la tradizionale kermesse delle finali mondiali Ferrari, ha avuto parole che in vista del 2016 suonano come una promessa: «Sono rimaste due gare (Brasile domenica prossima e Abu Dhabi il 29, ndr), l’importante è finirle bene e prepararci per il prossimo anno. I tecnici s’impegnano da quasi un anno sulla nuova macchina e sono veramente contento del lavoro che è stato fatto, sono fiero della scuderia. L’anno prossimo vedremo una grandissima stagione».
Sul Mondiale che sta per concludersi: «Con tutto il gruppo abbiamo fatto enormi passi avanti. Anche se non è stato possibile vincere il Mondiale abbiamo recuperato moltissimo rispetto a dove era la Ferrari nel 2014».
Marchionne si è anche espresso sulla posizione di Jean Todt, presidente Fia, autore della proposta di imporre un tetto di spesa per le forniture delle power unit, iniziativa bloccata la Ferrari con un veto ufficiale. «Trovo sorprendente che una persona dalla vasta esperienza in Formula 1 come Jean - ha dichiarato Marchionne - non si sia resa conto di quanto siano alti i costi che sopportiamo per creare e sviluppare queste unità. Solo il pensiero che la Fia o la Fom (Ecclestone, ndr) possano obbligare ad aiutare economicamente altre squadre è osceno, e allo stesso modo l’onore morale di cedere la power unit in uso».