© Getty ImagesROMA - La trattativa tra la Fia e la Red Bull si è chiusa con una multa di 7 milioni di dollari e una riduzione del 10% di tempo per i test aerodinamici in galleria del vento. Sono queste le sanzioni imposte alla scuderia di Milton Keynes per la "violazione minore" evidenziata dopo aver sforato il budget cap in Formula 1 per un totale di 1,8 milioni di dollari. Un verdetto accolto come esagerato da Christian Horner, mentre dall'altra parte diverse squadre hanno giudicato la punizione come troppo morbida.
Il ruolo di Ecclestone
Sicuramente, senza il patteggiamento frutto della trattativa tra le due parti, la sanzione sarebbe potuta essere peggiore. Nella discussione tra federazione e Red Bull, però, pare che Bernie Ecclestone sia stato fondamentale per raggiungere l'accordo finale in maniera più rapida e semplice. Lo riporta il Corriere della Sera, che evidenzia il buon rapporto tra l'ex patron della Formula 1 e il team principal Christian Horner, oltre che quello con il presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem. Un ruolo da tramite perfetto, che ha condotto tutti alla decisione annunciata nella giornata di venerdì.