L’Hungaroring ha un potenziale concorrente: un circuito nuovo di zecca, posto sul Lago Balaton a ottanta chilometri da Budapest e realizzato con i massimi coefficienti di sicurezza e tecnologici. Tutto è stato predisposto perché possa essere omologato ai più alti livelli – grado 1 per la FIA e grado A per la FIM –, in modo da poter ambire a ospitare la Formula 1 e il Motomondiale.
L’ha realizzato Chanoch Nissany, che ha così fuso la sua passione per i motori (fu il primo israeliano a girare in Formula 1: con una Minardi nelle prove libere del GP Ungheria 2005) e il suo talento nel business, avendo avuto un grande successo a Budapest nel settore immobiliare.
Matteucci nel board
Il Balaton Park Circuit è stato costruito in quattro anni sull’apice est del lago, a 80 chilometri dalla capitale. Nissany ne è il presidente e del board fa parte il manager italiano Gianpaolo Matteucci. L’impianto è costato 200 milioni di euro e ha, tra le varie dotazioni, un avanzatissimo sistema di cronometraggio. I 4,115 chilometri prevedono il senso antiorario con sei curve a destra e dieci a sinistra. Largo tra i dodici e i quindici metri, ha 48 garage, tre paddock separati ma adiacenti e tribune fisse per 10.000 persone, con possibilità di ampliamento fino al 120.000 con strutture temporanee.
Progetto unico
Matteucci ha definito il Balaton Park Circuit «un progetto unico iniziato come un sogno e diventato realtà in quattro anni. Tutto è stato seguito con un’attenzione speciale alla sicurezza, ai contenuti innovativi e all’ambiente. Siamo pronti a ospitare eventi motoristici internazionali, considerato che tutto è stato costruito secondo i più alti standard richiesti dai regolamenti di FIA e FIM».