
È la storia più vecchia del mondo: il primo avversario di ogni pilota di Formula 1 è senza dubbio il proprio compagno di squadra. In questi 75 anni di storia del Circus ci sono stati duelli adrenalinici di tutti i tipi. Un esempio? Ayrton Senna ed Alain Prost, e ancora Michael Schumacher e Rubens Barrichello, Lewis Hamilton e Nico Rosberg. In casa Ferrari non si fa alcuna eccezione: il Cavallino è passato dallo scontro silenzioso tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, a quello decisamente meno taciturno tra Leclerc ed Hamilton. Da un lato c'è il pilota monegasco che ha fame di vittorie e soprattutto di affermazione, dall'altro un 7 volte campione del mondo che vuole mettere la ciliegina sulla torta con l'ottavo titolo iridato, ancora mai vinto da nessuno, alla sua carriera straordinaria ricca di record. Una rivalità che non è passata inosservata nemmeno a Stefano Domenicali, presidente e Ceo della Formula 1.
Leclerc-Hamilton: la rivalità in Ferrari
"Quella di Hamilton in Ferrari è una sfida sportiva straordinaria. Vincere da subito non è banale. Credo che la sua tenacia e la sua forza sia quella di credere e crescere insieme alla squadra. Voglio essere positivo, anche se ovviamente non è facile. E poi, Leclerc è un pilota straordinario che non vuole perdere l'occasione per dimostrare che è più forte. Quello che abbiamo visto nelle prime gare del campionato è che la Formula 1 lavora su valori che sono veramente piccoli, marginali, e quindi vincere da subito non è assolutamente banale. Credo che la sua tenacia e la sua forza siano quelle di crescere insieme alla squadra. Quindi ancora una volta ci sono elementi straordinari nella squadra Ferrari che sono positivi per tutta la Formula 1 ", ha detto il numero 1 bolognese, intervenuto a "La Politica nel pallone" su Radio Rai Gr Parlamento.