Ilary Blasi, oggi il libro su Totti: ecco i retroscena e tutte le verità inedite

La conduttrice in libreria con "Che stupida", il racconto della fine - e non solo - con lo storico capitano della Roma

C'è una frase nel libro di Ilary Blasi che colpisce: lei racconta di essere - giustamente - rimasta ferita dall'intervista di Totti al Corriere della Sera (quella famosa dei Rolex e delle borse) perché le interviste restano per sempre e il pensiero, ovviamente, è andato ai figli. Non solo le interviste, però, restano: a 4 pagine di giornale (per Totti, dopo il Corsera, è arrivata Repubblica) Ilary Blasi ha risposto con 90' di docufilm su Netflix, una copertina su "Sette", due interviste tv a Verissimo e un libro da 228 pagine. Il volume esce oggi, si chiama "Che stupida" e racconta, più o meno, tutto quello che già era emerso su Netflix. Qualche dettaglio inedito però c'è: eccolo.


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Totti, il dubbio su Cristiano Iovino e le sveglie notturne

Scrive Ilary Blasi: "Passavamo le notti a discutere. A volte Francesco, ossessionato dal dubbio, mi svegliava alle due, alle tre del mattino per farmi a bruciapelo qualche domanda che mi aveva già posto di giorno, in modo da controllare se le risposte fossero coerenti.  Dopo, riaddormentarsi era impossibile e finivamo per torturarci fino all’alba, riversandoci addosso delusione, rabbia, insoddisfazione, paura".

Perché a Roma tutti amano Totti

Nel libro Ilary parla anche del perché tutti, a Roma, amino Francesco Totti. Lei lo ha capito dopo 20 anni insieme, non sempre sembra farsene una ragione: "Provate a pensare: in una città cinica, disincantata, che combatte la propria decadenza con la voglia di far festa e mangiare bene, arriva questo ragaz- zino, uno dei più forti al mondo, che da Roma si rifiuta di andarsene. Non c’è ingaggio che lo convinca: a Roma ha iniziato e a Roma decide di finire. È una favola di ri- scatto e speranza, una cosa che nella nostra città è rara come l’acqua sulla Luna, e per questo tanto preziosa. Ecco perché a Roma tutti amano Totti".

Il messaggio inedito, su Whatsapp, di Totti a Ilary dopo lo scoop di Dagospia

La crisi tra Francesco e Ilary è sempre più seria, non si vede la luce. A quel punto Ilary sta male, chiede spiegazioni: "Amici e parenti mi inviavano il link a un nuovo articolo di Dagospia, intitolato "Raccontacene un’altra, Ilary! La Blasi si fa ospitare dall’amichetta Silvia Toffanin a “Verissimo” per rompere il silenzio sulla crisi con Totti e dare la sua versione mejo di un film fantasy". Insistevano. Secondo loro era tutto vero: Noemi Bocchi era l’amante di Francesco. E io avrei mentito su tutta la linea. Inoltrai il link a Francesco, commentando “Dagospia rosica. Ha fatto un nuovo articolo con foto vecchie e dice: ‘Ilary raccontacene un’altra’”. La sua risposta mi lasciò interdetta: mi scrisse che, se così mi invitavano a fare, avrei dovuto raccontarne un’altra. Che?! Un’altra cosa? Esiste un’altra versione della storia? Ma la verità non ha versioni: o hai l’amante o non ce l’hai. Era possibile che fosse tutto vero? Francesco, il mio Francesco, quello che mi aveva sostenuto sempre, che si era sciroppato dietro le quinte tutte le puntate del “Grande Fratello VIP” perché sapeva quanto ci tenevo e voleva esserci mentre realizzavo il sogno di condurre un reality, mi avrebbe mandato a schiantarmi in quel modo? Dovevo aver capito male. Con i messaggi succede, no? Secondo mio marito non dovevo preoccuparmi, un giorno avrebbe incontrato i giornalisti di Dagospia e gli avrebbe sputato in faccia. Gli dispiaceva solo che non sarebbe accaduto presto".


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Il compleanno di Ilary e la richiesta di Cristian Totti: "Papà, devi venire a pranzo"

Ilary, nel libro, parla spesso dei figli, e racconta di quando, al suo compleanno, l'ultimo insieme a Francesco, il 28 aprile 2022, lui accettò di venire solo perché glielo chiese suo figlio Cristian: "Francesco decise che al pranzo non avrebbe partecipato, ma Cristian si impuntò: «No, papà, devi venire». Che tenerezza questo mio figlio quasi adulto, alto una spanna più di me, un accenno di barba sulla mandibola squadrata come quella del padre, che si prendeva cura della mamma mentre io, fingendo di stare bene, tentavo di proteggere lui. Alla fine, Francesco al ristorante si presentò. Era sfuggente, alle tre e mezzo si alzò da tavola dicendo che doveva partire per lavoro, ma quanto meno era stato con noi. Con me. Quindi ci sperai, in una sorpresa. “Magari sta fingendo di dover andare a lavorare e poi me lo ritrovo a casa con un mazzo di fiori” pensai. Invece no. Più della solitudine, poté la delusione. Avevo tentato di tutto, chiesto, ascoltato, provocato, fatto finta di niente, provato a ragionare, litigato e discusso; a un certo punto avevo anche cercato supporto all’esterno. Convivevo con un muro di gomma".

Ilary e la sua verità sui Rolex prelevati dalla banca

Ilary Blasi dà anche la sua versione sulla vicenda dei Rolex e racconta di quando è andata a ritirarli in banca. E spiega, soprattutto, perché: "Per la casa avevamo un conto in comune: temendo che potesse sospendermi l’accesso al conto e alle cassette di sicurezza, a metà giugno andai in banca a ritirare i miei gioielli e i miei orologi. Lasciando lì, ovviamente, tutto ciò che era suo e dei bambini. Tornata a casa con il mio prezioso involto nella borsa, non mi capacitavo di come fossimo arrivati a quel punto. Perché mio marito non riuscisse a darci un’altra possibilità".

Totti in lacrime sul divano dopo l'addio al calcio

Ilary Blasi torna anche sull'addio al calcio di Totti e racconta come, per Francesco, fu un vero e proprio lutto: "I giorni successivi Francesco li passa a guardare in loop il momento dell’addio. Poi i giorni diventano setti- mane, e le settimane un mese. Non intervengo: ciascuno ha i suoi tempi, lui deve prendersi i propri. Ma quando transito accanto al divano su cui staziona, immerso nel buio, e fuori è estate, mi prende una tenerezza indescri- vibile per la sua tristezza, la sua fragilità. Mi siedo ac- canto a lui, lo abbraccio e ci riguardiamo insieme il suo discorso, le immagini dei tifosi in lacrime. Lo stesso fan- no Chanel e Cristian, che a turno si piazzano lì con lui, sforzandosi ogni volta di trovare nel video qualche nuo- vo particolare da commentare."


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Totti e il dramma per la morte di papà Enzo

La conduttrice racconta anche di quando, nel 2020, venne a mancare Enzo Totti, papà di Francesco, per tutti Lo Sceriffo. In pieno Covid, una perdita da cui Francesco ha veramente faticato a riprendersi. E Ilary lo racconta, e ricorda, con tenerezza e affetto: "Dicono che alla morte dei genitori si sia abbastanza preparati: è nella natura delle cose che le madri e i padri vengano a mancare prima dei figli. Noi non lo eravamo. Né Francesco né io né i suoi nipoti, che adoravano il nonno. Per almeno due settimane dalla scomparsa del padre Francesco non riesce a dormire. È tormentato dal non essergli stato accanto in ospedale. Magari prende sonno, poi si sveglia in piena notte senza riuscire a riaddormentarsi. Ci alziamo, lo porto con me in cucina, preparo due tazze di tè e parliamo, parliamo continuamente del suo papà, della sua mamma, di come sia potuto succedere, della tremenda ingiustizia che è il Covid. A forza di tirar fuori i ricordi belli – la soddisfazione che provava mentre i nipoti scartavano uno dei suoi regali, il rito di presentarsi a Trigoria con il bagagliaio pieno di pizza rossa o alla mortadella nel giorno del compleanno di Francesco, una quantità indefinibile di partite a carte, le battute esilaranti e la tempra da sceriffo, talmente evidente che i tifosi l’avevano soprannominato così – realizziamo che Enzo ha avuto una vita avventurosa, lunga, è stato circondato sempre dall’amore, ha visto il figlio diventare un campione e i bambini crescere. Giorno dopo giorno riusciamo a ritrovare una parvenza di equilibrio. Qualche settimana dopo sento che Francesco sta finalmente meglio, che sta ricominciando a respirare quando, un mattino, ricevo un suo messaggio. Mi ringraziava per essergli stata vicino nel momento peggiore della sua vita. Coccolandolo, stringendolo, abbracciandolo l’avevo fatto sentire forte e amato, e ci teneva a farmi sapere quanto a sua volta mi amasse e mi considerasse la sua metà".

Ilary e il malore alla scoperta del tradimento

Quando le diventa chiaro che Francesco ha una storia con Noemi Bocchi, Ilary la prende malissimo. Ha un cedimento: "Il tradimento non era nei patti. Mi venne un attacco di nausea. Corsi in bagno. Vomitai quel niente che avevo nello stomaco e rimasi lì, sudando freddo, una mano a tenere i capelli raccolti, osservando il disgustoso rivolo di acidità che colava nel water insieme alle mie lacrime. Nemmeno me n’ero accorta, di aver cominciato a piangere. Quanto sarò rimasta lì dentro? Mezz’ora? Un’ora? Tenendomi la pancia, le gambe abbandonate per terra, guardavo imbambolata il riflesso sulla parete, rivestita da strisce orizzontali di marmo bianche e nere".

Totti e la rottura con il cugino, Angelo, suo migliore amico e testimone di nozze

C'è spazio anche per la rottura di Francesco con Angelo Marrozzini, suo cugino e testimone di nozze, forse la persona che più gli era stata vicina negli anni: "Devo chiederti una cosa.» «Che cosa, Angelo?» «Vorrei venire a casa in un momento in cui c’è anche lui, devo vederlo. Credo che mio cugino abbia sbagliato, ma gli voglio comunque bene. Questa non è una guerra: siamo ancora Gnomo e Pisolo. Ci siamo sempre parlati, e pure ora dobbiamo dirci delle cose.» Il giorno successivo, Francesco era in casa; scrissi ad Angelo di passare quando voleva. Al suo arrivo lo feci entrare, poi mi piazzai in piscina a prendere il sole. Non mi ero mai intromessa tra mio marito e la sua famiglia o i suoi amici (Angelo era entrambe le cose), e non intendevo farlo nemmeno quella volta. «Sta dentro, in camera da letto.» Dopo quaranta minuti, Angelo uscì. Era affranto. Temendo che avessero litigato, mi avvicinai per chiedergli come fosse andata. «Mi ha chiuso fuori.» «In che senso?» «Nel senso che lo stavo raggiungendo in camera, mi ha sentito arrivare e si è barricato dentro. Sono rimasto fuori dalla porta, seduto per terra, a parlargli per venti minuti senza mai ricevere risposta, finché la tata non mi ha suggerito di sedermi sul divano. Gliel’ho detto che mi spostavo, l’ho atteso in sala per un po’, sperando che uscisse, ma sta ancora là dentro.» «Non ho più parole, Angelo» gli dissi, consapevole di non essere in grado di consolarlo".

Ilary Blasi e le paure della mamma Daniela su Totti

C'è spazio, nel libro, anche per le paure di mamma Daniela su Totti. Infondate, come chiarisce Ilary Blasi: "Mia madre era sotto shock. L’aveva visto crescere, lo considerava un quarto figlio. Ogni sera mi invitava a chiudermi a chiave in camera da letto: la capivo, a mia figlia avrei detto la stessa cosa, però non avevo paura; ero certa che Francesco non volesse farmi del male, ma solo farmi sloggiare. Lei, però, la pensava diversamente. «La gente può divorziare, sentire dolore, ma a cosa serve tutto questo?» mi ripeteva. Non sapevo risponderle. Una parte di me faceva resistenza ad accettare quella realtà".


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Ilary e il capodanno in Thailandia: perché Bastian mai nominato?

Nel libro non è mai nominato, così come nel documentario, Bastian Muller, il compagno di Ilary Blasi. C'è un passaggio che fa riflettere: Ilary racconta il capodanno del 2022 in Thailandia. Con lei c'è Bastian, ma non è mai specificato. Anzi, sembra che Ilary fosse da sola: "Andai all’agenzia di viaggi e prenotai per me una vacanza in Thailandia. Pacchetto completo: albergo strafigo, visite ai templi e ai monumenti, Bangkok in tutte le salse, mare, sole... persino il Full Moon Party a Koh Phangan a Capodanno. Se dovevo trascorrere le vacanze senza i miei figli, che sarebbero comunque stati per me irraggiungibili, tanto valeva realizzare il sogno di una vita. L’ultimo dell’anno mi sentivo un pesce fuor d’acqua, o meglio, fuori tempo massimo: una quarantenne in mezzo a un mare di diciotto-ventenni ubriachi, che ballavano a piedi nudi sulla sabbia, in costume da bagno e braccialetti fluo. Mi sembrava che la vita mi stesse restituendo la spensieratezza che, sposandomi presto, non avevo avuto: la leggerezza dell’essere senza orari, senza responsabilità, senza dover dar da mangiare a qualcuno, senza preoccuparsi che vada a letto al giusto orario o che faccia i compiti entro sera". Di Bastian non c'è traccia.

Il finale a sorpresa del libro di Ilary Blasi e l'invito a cena a Totti

Il libro termina con una sorpresa: un invito a cena, in quella che era la loro casa, a Totti: "Non rinnego nulla. E perché dovrei? Sono una donna fortunata, ho vissuto una magnifica storia d’amore, da cui sono nati tre capolavori. Ma nulla è immutabile, men che meno le relazioni, men che meno le famiglie. Prima d’ora non ho mai sentito il bisogno di inventare per me un modello diverso da quello in cui ero immersa, adesso però sì, perché diversi sono i sentimenti, quindi mi tocca fare uno sforzo di immaginazione, diventare creativa. Siccome ti conosco bene, il primo passo lo faccio io, d’accordo Francé? Aggiungo una tovaglietta e apparecchio per cinque. Ti metto qua, al tuo vecchio posto, a capotavola. La coppia potrà non esserci più, ma della nostra famiglia saremo sempre parte, ci basta volerlo. Facciamo così: ora scolo gli spaghetti, chiamo i nostri figli e tutti insieme ti aspettiamo per cena. Verrai?"


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C'è una frase nel libro di Ilary Blasi che colpisce: lei racconta di essere - giustamente - rimasta ferita dall'intervista di Totti al Corriere della Sera (quella famosa dei Rolex e delle borse) perché le interviste restano per sempre e il pensiero, ovviamente, è andato ai figli. Non solo le interviste, però, restano: a 4 pagine di giornale (per Totti, dopo il Corsera, è arrivata Repubblica) Ilary Blasi ha risposto con 90' di docufilm su Netflix, una copertina su "Sette", due interviste tv a Verissimo e un libro da 228 pagine. Il volume esce oggi, si chiama "Che stupida" e racconta, più o meno, tutto quello che già era emerso su Netflix. Qualche dettaglio inedito però c'è: eccolo.


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