Il compleanno di Ilary e la richiesta di Cristian Totti: "Papà, devi venire a pranzo"
Ilary, nel libro, parla spesso dei figli, e racconta di quando, al suo compleanno, l'ultimo insieme a Francesco, il 28 aprile 2022, lui accettò di venire solo perché glielo chiese suo figlio Cristian: "Francesco decise che al pranzo non avrebbe partecipato, ma Cristian si impuntò: «No, papà, devi venire». Che tenerezza questo mio figlio quasi adulto, alto una spanna più di me, un accenno di barba sulla mandibola squadrata come quella del padre, che si prendeva cura della mamma mentre io, fingendo di stare bene, tentavo di proteggere lui. Alla fine, Francesco al ristorante si presentò. Era sfuggente, alle tre e mezzo si alzò da tavola dicendo che doveva partire per lavoro, ma quanto meno era stato con noi. Con me. Quindi ci sperai, in una sorpresa. “Magari sta fingendo di dover andare a lavorare e poi me lo ritrovo a casa con un mazzo di fiori” pensai. Invece no. Più della solitudine, poté la delusione. Avevo tentato di tutto, chiesto, ascoltato, provocato, fatto finta di niente, provato a ragionare, litigato e discusso; a un certo punto avevo anche cercato supporto all’esterno. Convivevo con un muro di gomma".
Ilary e la sua verità sui Rolex prelevati dalla banca
Ilary Blasi dà anche la sua versione sulla vicenda dei Rolex e racconta di quando è andata a ritirarli in banca. E spiega, soprattutto, perché: "Per la casa avevamo un conto in comune: temendo che potesse sospendermi l’accesso al conto e alle cassette di sicurezza, a metà giugno andai in banca a ritirare i miei gioielli e i miei orologi. Lasciando lì, ovviamente, tutto ciò che era suo e dei bambini. Tornata a casa con il mio prezioso involto nella borsa, non mi capacitavo di come fossimo arrivati a quel punto. Perché mio marito non riuscisse a darci un’altra possibilità".
Totti in lacrime sul divano dopo l'addio al calcio
Ilary Blasi torna anche sull'addio al calcio di Totti e racconta come, per Francesco, fu un vero e proprio lutto: "I giorni successivi Francesco li passa a guardare in loop il momento dell’addio. Poi i giorni diventano setti- mane, e le settimane un mese. Non intervengo: ciascuno ha i suoi tempi, lui deve prendersi i propri. Ma quando transito accanto al divano su cui staziona, immerso nel buio, e fuori è estate, mi prende una tenerezza indescri- vibile per la sua tristezza, la sua fragilità. Mi siedo ac- canto a lui, lo abbraccio e ci riguardiamo insieme il suo discorso, le immagini dei tifosi in lacrime. Lo stesso fan- no Chanel e Cristian, che a turno si piazzano lì con lui, sforzandosi ogni volta di trovare nel video qualche nuo- vo particolare da commentare."