Via dei Cerchi, c'è “Ficus al Massimo, il Made in Italy che cerchi"

In questo week end, 18 e 19 novembre, artigiani, orafi, designer e stilisti espongono nel Museo della Cucina, un piccolo gioiello incastonato nella storia della Capitale.
Via dei Cerchi, c'è “Ficus al Massimo, il Made in Italy che cerchi"
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In via dei Cerchi un Museo unico al mondo davanti al Circo Massimo, dove si ritiene che Romolo e Remo vennero allattati dalla celebre Lupa,  va in scena il meglio del Made in Italy contemporaneo. Un fine settimana a tu per tu con artigiani, orafi, designer, illustratori e stilisti in Via dei Cerchi 87 presso il Garum Museo e Biblioteca della cucina. Il 18 e 19 novembre dalle ore 10.00 alle 21.00 c'è “Ficus al Massimo, il Made in Italy“ che cerchi tra antichi ricettari, utensili e macchine per preparare il cibo, potrete ammirare le eccellenze contemporanee del ‘fatto a mano’. L’evento vedrà la partecipazione di giovani designers, artigiani, stilisti, illustratori ed artisti, accuratamente selezionati, che avranno modo di esporre gioielli, moda sostenibile, accessori e borse di design, cappelli, illustrazioni, vinili, piante rare, home decor, ceramica, candele e luxury vintage.

Il Museo-Biblioteca della Cucina è un piccolo gioiello incastonato nella storia allestito in una location eccezionale di fronte al maestoso Circo Massimo. Il museo è stato allestito nella splendida location del Monastero dei padri Olivetani, dell’ordine Benedettino, con la sua facciata iconica a foggia di sipario teatrale e quella mano di gesso, con l’indice puntato, detta dai romani “la mano di Cicerone”. Nella sala al piano terra sono esposti attrezzi da cucina dal ‘500 ai giorni nostri. Si tratta delle più svariate e curiose strumentazioni usate nel corso dei secoli per l’arte della panificazione, la pasticceria e la gelateria. Ad oggetti di uso quotidiano, come le mezzine toscane ottocentesche e gli stampi barocchi per torte e biscotti- si alternano pezzi di design come le bellissime cucine a gas degli anni ’50.

Salendo al piano superiore si possono ammirare estratti di testi antichi e articoli di riviste d’epoca dedicati all’arte culinaria e incastonati in eleganti vetrine, ricettari cinquecenteschi come quello del cuoco “segreto” di Papa Pio V, o riviste di cucina degli Anni Trenta. Non mancano inoltre vere e proprie chicche come il primo gioco di cucina per bambini, prodotto a Ravensburg nel 1898 e la prima ricetta del supplì del 1832.


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