Tre libri per... Mourinho e quando il pugilato entra nel carcere

Tre libri sulla Roma: i grandi campioni visti da Tommasi, tutte le statistiche delle coppe europee e i bomber... a rovescio. E poi la storia di Mirko Chiari, che insegna la boxe ai detenuti
Tre libri per... Mourinho e quando il pugilato entra nel carcere
Massimo Grili
6 min

Tre libri sulla Roma, da far leggere magari anche a Mourinho, per aiutarlo a capire meglio - se ne avesse bisogno - la squadra che andrà ad allenare.
Per un ripasso sulla storia giallorossa ed i suoi protagonisti, ecco il libro sui fuoriclasse della Roma scritto da Damiano Tommasi con l’aiuto di Claudio Margarita e le bellissime illustrazioni di Paolo Castaldi. Veronese di nascita ma romano di adozione, Tommasi è stato tra i protagonisti dello scudetto del 2001 e qui racconta la storia giallorossa attraverso i suoi campioni, da Fulvio Bernardini a Elisa Bartoli, capitana di quella squadra che ha appena vinto la Coppa Italia femminile. Amadei, Di Bartolomei, Rocca, Falcao, Delvecchio, Zeman, Montella, Liedholm, Capello, Totti, Pruzzo, Dzeko, Salah, Lorenzo Pellegrini, ma anche campo Testaccio, Giorgio Rossi, i grandi presidenti. Ci sono tutti quelli che hanno fatto parte di 94 anni di vita della società, con schede ricche di numeri e curiosità. Le pagine più divertenti sono quelle probabilmente che riguardano lo spicchio di Roma che Tommasi ha conosciuto di persona, dalle grida stridule in allenamento di Cafu - che voleva sempre gli fosse passata la palla - ai fumetti giapponesi che Nakata leggeva negli spogliatoi, prima di entrare in campo. In tutte le pagine domina costante l’amore di Tommasi per la Roma, «per la quale ho dato tanto e dalla quale ho ricevuto tutto quello che ci può stare se allargo le braccia e rivolgo le mani verso il cielo».
Per ricordare le tappe della Roma in Europa - la Coppa delle Fiere vinta, una finale in Coppa dei Campioni e la semifinale di Champions del 2018 - ecco il nuovo accuratissimo libro statistico di Soccerdata, che raccoglie tutti i tabellini della Roma nelle coppe internazionali, dal 1930 al 2000 (non c’è quindi l’ultima semifinale di Europa League). Accompagnati da un ricchissimo corredo fotografico, si parte dalla Mitropa Cup (o Coppa dell’Europa Centrale, l’antenata della Champions League) del 1931, con il debutto in casa dello Slavia Praga (finì 1-1, con gol giallorosso di Sciabbolone Volk), poi il trionfo del 1961 - in finale sul Birmingham City - il torneo anglo-italiano vinto nel 1972, i rigori maledetti della finale della Coppa dei Campioni del 1984, la finale persa in Coppa Uefa nel ’91, le grandi vittorie contro Real Madrid, Chelsea, Barcellona. A chiudere, il riepilogo statistico, dalle avversarie incontrate - spicca il Real, 12 volte avversario della Roma - ai numeri di tutti i giallorossi scesi in campo, allenatori compresi.
Per capire qualcosa in più del Romanismo, dei suoi sogni e del suo ottimismo incrollabile, c’è invece questo libro che dimostra come i tifosi della Roma siano disposti anche a ironizzare sulle loro disavventure sportive. Chi potrebbe mai pensare infatti, se non un tifoso della Roma, a raccogliere in un libro la storia degli attaccanti - basti pensare a Schick, al gol fallito contro la Juventus e adesso al suo sontuoso Europeo - che negli ultimi trent’anni hanno brillato ovunque tranne che in maglia giallorossa? Oricchio ha avuto questa idea originale e qui la sbriga con bravura, dipingendo le gesta di 14 attaccanti che, dal ’90 in poi, a Roma hanno fatto cilecca. Da Caniggia a Bartelt, da Fabio Junior a Defrel, e poi Dahlin, Paolo Poggi, Marazzina, Mido, Iturbe, Doumbia… i ritratti amari e divertenti di eroi alla rovescia, di gente accolta a Trigoria con il solito entusiasmo, tradito troppo presto dagli errori sotto porta.
TI RACCONTO I CAMPIONI DELLA ROMA, i fuoriclasse che hanno fatto la storia del club giallorosso; di Damiano Tommasi, Gribaudo Editore, 237 pagine, 18,50 euro.
ROMA NELLE COPPE INTERNAZIONALI (1931-2020), di Marco D’Avanzo; Soccerdata books, 300 pagine, 35 euro.
HO DIMENTICATO COME SI FA GOL, gli attaccanti che a Roma hanno perso il feeling con il campo e la porta avversaria; di Alessandro Oricchio, Edizioni Efesto, 146 pagine, 13 euro.


«Nella boxe non puoi mentire, si vede tutto. E il lavoro da fare va tutto nella direzione dell’onestà, nel gesto tecnico del pugilato vai a eliminare un sacco di impurità, di scuse, di impalcature mentali. E quello che rimane è l’essenza della persona». Un libro toccante, a metà tra verità e romanzo, sul pugilato come mezzo di riscatto, di ripartenza, non solo fisica. E’ la storia di Mirko Chiari, milanese di periferia, qualche giorno a San Vittore alle spalle per il furto di un motorino, appassionato di sport di combattimento (104 incontri ufficiali sostenuti, 78 dei quali di pugilato) che insegna la boxe ai detenuti del carcere di Bollate. Un progetto che si chiama “Pugni chiusi” e che dura ormai dal 2016. «Lentamente il pugilato ha preso un posto dentro la complessa geometria del carcere… ci è voluto un po’ per conquistare una fiducia, un ruolo. Non è il pugilato in sé, come disciplina, che ti salva, è il tuo percorso di uomo nella boxe, è quando arrivi a capire che per essere un buon pugile devi privarti di alcune cose, e privarsi costa fatica non solo fisica ma anche mentale, ed è per mezzo di quella fatica che puoi riuscire a dominare i tuoi demoni». E così il racconto della vita e delle esperienze di Mirko - “tradotta” con affetto e grande tatto dall’autrice - si alterna alle voci di dentro provenienti dal carcere: ergastolani, ex detenuti, maestri, con i familiari a fare magari da coro. Uno spaccato di umanità forse marginale ma alla ricerca - non tutti, non sempre - di una redenzione, magari da inseguire grazie alla buona volontà di un ex pugile.
PER ESSERE CHIARI; di Antiniska Pozzi, Milieu Edizioni, 144 pagine, 15,90 euro euro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA