Il primo scudetto del Napoli e tre libri sul ciclismo

Trentacinque anni fa, il primo scudetto del Napoli, raccontato da Bagni e Giordano. E poi tre libri sul ciclismo: l'almanacco, la storia della Parigi-Roubaix e il romanzo della vita di Sonny Colbrelli
Il primo scudetto del Napoli e tre libri sul ciclismo
Massimo Grili
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Che tempi, quei tempi, quando giocava Maradona. Trentacinque anni fa, proprio in questi giorni, il Napoli conquistava il primo scudetto della sua storia, un premio meritato per una squadra fortissima e ricca di muscoli e fantasia, l’occasione soprattutto per la città e per la tifoseria azzurra di scatenare finalmente tutta la gioia e l’ironia tipica dei napoletani, come da striscione appeso nei pressi del cimitero di Poggioreale, che è diventato il titolo di questo bel libro. Le vicende di quella fantastica stagione sono ripercorse attraverso il doppio punto di vista di due protagonisti di quel campionato, Bruno Giordano e Salvatore Bagni. Si comincia dall'arrivo dei due nella squadra di Ottavio Bianchi, ciascuno con il suo carico di tristezza (è il caso del centravanti romano, che lasciava per la prima volta la sua amata Lazio, appena retrocessa in serie B) e di rivalsa (come per il centrocampista emiliano, che era stato sbolognato dall’Inter), per poi passare attraverso le fasi salienti della stagione, il loro rapporto con il grande Diego e con il tecnico bresciano (viene anche ricordato il clamoroso ammutinamento di un paio di anni dopo), la passione della città, l’importanza di dirigenti come Juliano e Allodi, il duello con la Juventus e l’Inter, l’attesa per il grande giorno dello scudetto, con il pareggio al San Paolo contro la Fiorentina. Retroscena, aneddoti, prodezze e lacrime, per una storia che è già leggenda. «Dopo il 10 maggio 1987 ci sono stati momenti belli e periodi negativi - scrive Bagni - ma l’amore tra noi calciatori di quella squadra mitica e la città di Napoli non si è mai affievolito. E’ per questo che Bruno e io la consideriamo ancora casa. Ancora famiglia».
CHE VI SIETE PERSI, il primo scudetto del Napoli raccontato da due protagonisti; di Salvatore Bagni e Bruno Giordano, Sperling & Kupfer editori, 230 pagine, 18,90 euro.


Tre libri per avvicinarsi al Giro d’Italia, appena partito. Cominciamo dall’almanacco del ciclismo, firmato da Davide Cassani e Beppe Conti, giunto alla 31ª edizione e ormai un “must” per gli appassionati delle due ruote. Come è ormai abitudine, questo libro ricco di numeri, testi e immagini, fotografa nei suoi vari aspetti la stagione passata, con tutti i risultati, le schede dei corridori - uomini e donne - professionisti e dilettanti, gli albi d’oro, la superclassifica dei grandi, senza trascurare la pista, le gare giovanili, l’attività paralimpica (e anche quella dei giornalisti!). E poi una sezione dedicata al ciclismo alle Olimpiadi e naturalmente la presentazione della stagione in corso, con il percorso dei Grandi Giri. Beppe Conti ha firmato anche una bella storia della Parigi-Roubaix, la classica più affascinante del calendario ciclistico, con il suo carico di eterna leggenda, la magia della foresta di Arenberg, i chilometri da correre sul pavé, il vincitore immancabilmente ricoperto di fango, come il nostro Colbrelli nell’ottobre scorso. Una storia che comincia nella domenica di Pasqua del 1896 - malgrado l’opposizione del vescovo di Parigi, che per la crescente popolarità del ciclismo temeva che quella corsa avrebbe sottratto fedeli alla messa - con la gara vinta dal tedesco Joseph Fischer, poi tassista a Parigi dopo il ritiro. Nomi celebri e sorprese, sprint risolti per millimetri, successi a pari merito decisi a tavolino, come nel ’49, quando sul gradino più alto del podio salirono Serse Coppi - il fratello del Campionissimo, vincitore in questa gara solo una volta - e il francese Mahé, che aveva sbagliato strada all’ingresso dell’autodromo. E poi il trionfo di Gimondi, l’epopea di Merckx, la tripletta di Francesco Moser (che ha curato la prefazione del libro) e i quattro successi (record) di De Vlaeminck e Boonen. Fino all’ultimo trionfo italiano - il primo del terzo millennio - firmato da Colbrelli. E a proposito del campione di Desenzano sul Garda, il terzo libro che proponiamo è la cronaca dettata quasi in presa diretta a Marco Pastonesi poco prima del grave malore accusato il 21 marzo dopo una tappa del Giro di Catalogna, con arresto cardiaco e successivo inserimento di un defribillatore sottocutaneo, che ne mette in forte dubbio la prosecuzione della sua carriera. Nell’attesa di conoscere il futuro di Colbrelli, questo libro è comunque tutto da gustare, diviso com’è tra due piani, il racconto al presente dell’impresa in terra di Francia e quello al passato della sua vita. La storia di un campione nato gregario che condivide con noi una esistenza vissuta tra fatica e sudore, senza la paura di sporcarsi con il fango per raggiungere l’obiettivo, come nel giorno più bello della sua carriera. «La felicità è aver dato tutto, più di tutto, oltre tutto».
ALMANACCO DEL CICLISMO 2022, di Davide Cassani e Beppe Conti. Edizioni Gianni Marchesini, 416 pagine, 40 euro.
PARIGI-ROUBAIX, storie di pavé, polvere e fango dall’Ottocento a Colbrelli; di Beppe Conti, Graphot Editrice, 192 pagine, 18 euro.
CON IL CUORE NEL FANGO, l’epica del ciclismo nella storia del Cobra; di Sonny Colbrelli con Marco Pastonesi, Rizzoli Lizard edizioni, 178 pagine, 17 euro.

 


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