Digiuno intermittente: cos'è, quanto fa dimagrire, quando farlo

Il modello alimentare sta spopolando tra star e persone comuni: in poche parole ci si astiene dall'assumere cibo per un periodo di tempo
Digiuno intermittente: cos'è, quanto fa dimagrire, quando farlo© Youtube
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Il digiuno intermittente è un modo diverso di distrubuire i pasti nell'arco della giornata. Una pratica che sta spopolando tra personaggi famosi e persone comuni. A quanto pare i benefici sono diversi: protegge da tumori, invecchiamento, malattie degenerative. Rispetto alle diete tradizionali, il digiuno intermittente non obbliga a pesare il cibo, seguire rigide tabelle, calcolare l’apporto calorico, limitare o eliminare alcune categorie di alimenti. Questo regime alimentare è controindicato a chi soffre o ha sofferto in passato di disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia e a persone in età evolutiva, cioè bambini e ragazzi. Anche le persone affette da malattie croniche, che assumono farmaci, devono valutare insieme al medico curante l’opportunità di modificare il dosaggio dei farmaci durante la dieta, adeguandolo ai giorni o agli orari di digiuno. È sempre consigliabile informare il proprio medico di fiducia dell’intenzione di praticare il digiuno intermittente e programmare dei controlli nell’arco dei primi tre mesi di dieta, per valutare il suo impatto sulla salute.

Che cos'è il digiuno intermittente

Il digiuno intermittente si basa sull’assunzione di cibo all’interno di una determinata finestra temporale, rimanendo a stomaco vuoto per le restanti ore. Così facendo le cellule, private del loro nutrimento, cercano grasso immagazzinato da usare come fonte di energia, mettendo l’organismo in condizione di attaccare l’adipe in eccesso e incidere sul metabolismo. Di solito, dopo aver mangiato, i grassi trasformati in trigliceridi, si concentrano nel tessuto adiposo, e, a digiuno, vengono scomposti in glicerolo e acidi grassi, nutrienti importanti per il funzionamento del nostro corpo. Il fegato, poi, converte gli acidi grassi in corpi chetonici, così da garantire un apporto di energia maggiore ai nostri organi. Generalmente sono 12 le ore di digiuno previste, e tre le fasi da seguire con costanza, nel corso delle quali conta ciò che si mangia, e non quante calorie si assimilano.

Quanto fa dimagrire il digiuno intermittente e benefici

Quanto si dimagrisce con il digiuno intermittente? La perdita di peso può andare dal 3 all'8 per cento del peso in un periodo variabile dalle tre alle 24 settimane, mentre la circonferenza può diminuire dal 4 al 7 per cento. Ci sono stati studi che hanno dimostrato che le prestazioni non soffrono lo stato di digiuno e alcuni digiunatori intermittenti affermano di avere più energia e lucidità mentale quando seguono una dieta di tipo 16:8. C’è meno sforzo mentale e stress dedicato alla pianificazione e alla preparazione dei pasti. Questo metodo di digiuno ha dimostrato di essere efficace nel limitare l’apporto calorico per ridurre il grasso, pur mantenendo le prestazioni e il tessuto muscolare. Diversi studi hanno messo in evidenza i benefici sulla salute dell'organismo del digiuno intermittente. Non solo il dimagrimento e il contrasto dei radicali liberi ma anche risorse in grado di regolare il livello degli zuccheri nel sangue e l'infiammazione. Dal punto di vista della salute cardiovascolare, il digiuno intermittente migliora i livelli di pressione arteriosa, la frequenza cardiaca a riposo, i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue e riduce lo stress ossidativo legato allo sviluppo di aterosclerosi. 

Digiuno intermittente quando farlo: il metodo 16/8

È lo schema di dieta intermittente più seguito: consiste nel digiunare per 16 ore, mangiando poi nelle rimanenti 8, e saltando così la colazione o la cena. Le porzioni devono essere ricche di cibi salutari e mai abbondanti. È consigliato seguire il regime del 16/8 per 2, 3 o massimo 5 giorni. La durata varia a seconda dei chili da perdere. Bisogna prediligere: frutta fresca e carboidrati, almeno una porzione al giorno. Non devono mancare: pane integrale, multicereali, crusca d’avena e orzo; ortaggi verdi come cavolo, rucola, spinaci, fagiolini, porri, alghe, poiché inducono sazietà, e favoriscono il rilascio costante di energia, così da stuzzicare il dimagrimento; pesce, pollo, carne, uova, latticini e noci in quanto fonti di proteine; spezie a piacere per insaporire i piatti; tè, caffè e latte di cocco, utile ad eliminare il glucosio. Da limitare il condimento (massimo un cucchiaio di olio d’oliva al giorno) e assolutamente da eliminare alcol, bibite zuccherate e cibi industriali.


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