Debora Pelamatti: "Io, mio marito Max Pezzali e una vita tra musica, moda e... tacchi" FOTO

La moglie del cantautore è un legale aziendale ma sui social spopola per i suoi outfit durante i concerti
Debora Pelamatti: "Io, mio marito Max Pezzali e una vita tra musica, moda e... tacchi" FOTO
Chiara Zucchelli
5 min

Debora Pelamatti, anni 49 tra poco (a metà giugno), nata a Breno, in provincia di Brescia, è un legale aziendale. Sui social è famosa perché è l'orgogliosa moglie di Max Pezzali e non solo. Da un paio d'anni, cioè da quando il marito riempie con il suo tour stadi e palazzetti (a settembre è atteso il grande evento al Circo Massimo) Debora spopola sui social per i suoi outfit durante i live. Pailettes, piume, tulle, borse griffate e tacchi rigorosamente alti: la signora Pezzali, per gli amici Debbi, è ormai un'icona per tutti i fan di Max. E non solo. Non c'è data dei concerti in cui lei non venga fermata per foto che poi diventano virali sui social, visto che non è da tutti ballare e cantare su un tacco 12. O anche 14.

Debora, dica la verità: come fa?

"Me lo chiedono tutti, ma è semplice: io utilizzo i tacchi da quando ho 17 anni, sono abituata. E visto che per me i concerti di mio marito sono delle feste io mi vesto adeguatamente. Elegante, con i tacchi, come sono io. Pensate che quando a casa Max e Hilo (il figlio del cantante che vive con loro, ndr) mi vedono in scarpe basse o jeans e maglietta mi chiedono: "Ma stai bene?". Per me non è un sacrificio, io sono così".

Da dove nasce questa sua passione?

"E' atavica, nasce per merito o colpa della mia mamma che era modellista, sarta e con un pezzo di tessuto sapeva fare tutto. Ha realizzato il vestito per le nozze di mia sorella, per me non ha potuto (si emoziona, ndr) ma vi assicuro che con un po' di stoffa creava magia. Io sono cresciuta da sempre vicino alla macchina di cucire, ai cartamodelli, alle stoffe, ai bottoni e giocavo a imitarla, magari cucendo abiti alle bambole. E' venuto tutto naturale. E alcune delle mie passioni ci sono ancora oggi".

Tipo?

"Tulle e pailettes. Avevo le idee chiare ieri come oggi: a 4 anni mi volevano far indossare una gonna a pois e un golfino a fiori. Non ho voluto sentire ragioni e alla fine non li ho messi".

Ha qualcuno che l'aiuta?

"No, scelgo tutto da sola. Mi piace mixare anche l'abito semplice con la borsa griffata, non mi precludo nulla. Sono estemporanea, mi vesto come mi sento. Io sui tacchi faccio tutto, non riesco a vedermi senza tacchi, mi hanno sempre affascinato, da piccola mettevo le camicie da notte di mamma con le sue scarpe alte, sfogliavo i modellini e vedevo questi tacchi e speravo fossero miei. I primi me li ha regalati mia sorella per i miei 17 anni, pensava che fossero troppo (erano da 12) ma io li ho presi e credo di averli ancora da qualche parte. I miei non volevano che ci andassi a scuola, ma all'università o in tribunale li ho sempre portati. Sono un accessorio per me indispensabile".

Ogni tanto però la vediamo anche in scarpe basse.

"Mi piacciono le Jordan o le New Balance da abbinare a un blazer o a una borsa, ma preferisco i tacchi. Max e Hilo, invece, adorano le sneakers, ne hanno a decine. In casa è un po' una guerra per trovare spazio (ride, ndr)".

Non tutte, per, riescono a stare tutto il giorno sui tacchi.

"Vero, infatti bisogna indossarli solo se si sanno portare. Altrimenti meglio una ballerina, è più elegante".

Vista questa sua passione non ha mai pensato di lavorare nella moda?

"Dopo la laurea in Giurisprudenza volevo iscrivermi a una scuola di moda, ma si entrava o con borse di studio altissime o con costi proibitivi. Volevo fare la ricercatrice di moda, la cool hunter precisamente: avevo conosciuto una ragazza a Firenze che faceva questo ma poi mi sono scontrata con la dura realtà e ho cambiato idea. Ora ho una piccola piccola rubrica di moda perché ho cercato di non staccarmi mai da quel mondo, mi fa piacere riscontrare pareri positivi, fa un immenso piacere. Da ragazza volevo fermare la gente per dire a qualcuno: "Ma perché hai quei pantaloni? Non ti valorizzano". Oggi mi sono un po' calmata".

Lei ha anche dei capelli sempre perfetti.

"Sono team frangetta e vado dal parrucchiere. Porto i capelli sempre sciolti".

Al matrimonio però no...

"Non ne parliamo. Mi sono fatta consigliare e li ho raccolti, oggi quando rivedo le foto dico: "Ma non sono io".

A proposito di matrimonio, lei non aveva il classico abito bianco.

"No, era rosa con tulle e brillantini, mi rispecchiava in pieno. L'ho scelto da sola, ho lo fatto screen di un abito che mi piaceva, quando Max mi ha chiesto di sposarlo e gli ho detto di sì mi sono ricordata di quel vestito di Atelier Eme. Ho scelto senza ascoltare nessuno e non ho voluto sentire ragioni. Mi sarebbe piaciuto un abito realizzato da mia mamma, ma visto che non era possibile ho scelto un vestito che sentissi mio. E così è stato".

Ultima domanda: lei e Max siete grandi tifosi nerazzurri e lei abbina questi colori a volte.

"Certo, soprattutto quando vado alle feste dell'Inter o della Fondazione Pupi. E il mio capitano, Javier Zanetti, mi fa sempre i complimenti. Detto da lui valgono doppio".

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA