Solo il 40% dei paesi del mondo cambia l’ora. In Africa, ad esempio, solo l’Egitto adotta questa modifica. In Cina si fa, tranne che nella regione dello Xinjiang. In Giappone, Nuova Zelanda e alcune parti dell'Australia, il timeshift non è abilitato. E ora si aggiunge un altro Paese europeo, l’Ucraina, che ha deciso che il 2024 sarà l’ultimo anno in cui l’orologio andrà avanti e indietro: una misura che cerca di mantenere la proattività dei cittadini. Dunque, nel 2025 l’Ucraina entrerà ufficialmente nella lista dei paesi che non cambiano l’ora, né in inverno né in estate. L'Italia, la Spagna e altri paesi dell’Unione Europea si andrà avanti almeno fino al 2026, quando si prevede che il Parlamento Europeo prenderà una decisione finale in merito. Il cambiamento degli orari influisce sul bioritmo delle persone, avendo un impatto negativo sullo stato fisico e mentale. "Dopo l'adeguamento degli orologi, i cittadini si sentono peggio, la loro produttività diminuisce e si osserva un peggioramento delle malattie croniche", assicura chi vuole abolire da tempo questa pratica.
Cosa dice la Commissione Europea su ora legale e ora solare
Nel 2018 è stata presentata una proposta per abolire il cambio dell’ora che avviene due volte l’anno nell’Unione Europea. Fino a quando non verrà presa una decisione definitiva, il sistema attuale rimarrà in vigore. In Europa, cambiare l’ora in primavera e in autunno è una consuetudine che esisteva già prima dell’Unione Europea. Tale sistema è stato adottato per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, per risparmiare energia, e in molti paesi è stato implementato nuovamente negli anni '70. Il primo atto legislativo dell'UE sull'ora legale e invernale risale al 1980: una Direttiva che coordinava le modalità vigenti nei diversi Paesi per contribuire a garantire il corretto funzionamento del mercato unico. L'attuale direttiva è entrata in vigore nel 2001. In base alle sue disposizioni, tutti gli Stati membri passano all'ora legale l'ultima domenica di marzo e ritornano all'ora ufficiale (ora invernale) l'ultima domenica di ottobre.