Costanza Caracciolo come Noemi Bocchi: "Soffro di diastasi addominale"

La moglie di Bobo Vieri ha lo stesso problema della nuova compagna di Francesco Totti: la confessione
Costanza Caracciolo come Noemi Bocchi: "Soffro di diastasi addominale"
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Costanza Caracciolo ha la diastasi addominale: lo stesso disturbo di cui ha parlato qualche tempo fa Noemi Bocchi, la compagna di Francesco Totti. L'ex Velina di Striscia la notizia, felicemente sposata con Bobo Vieri, ha confidato tutto in un'intervista rilasciata a Ok Salute e Benessere: Nel 2018 ho dato alla luce la mia prima bambina, Stella, e nel 2020, a soli 16 mesi di distanza, è nata la mia seconda figlia, Isabel. Tra una gravidanza e l’altra non ho avuto né il tempo né le energie per rimettermi in forma con un’attività fisica costante e un buon piano alimentare. Forse è per questo che i muscoli addominali, che normalmente sono paralleli e uniti da una fascia fibrosa centrale, non hanno retto, allontanandosi sempre di più gli uni dagli altri”. Costanza ha aggiunto: "Dopo la nascita delle mie figlie, per esempio, qualcuno ha cercato di farmi sentire sbagliata per le mie forme, alludendo anche che potessi essere nuovamente in dolce attesa subito dopo aver partorito. Credo che l’aspetto fisico di una persona non debba mai essere oggetto di dibattito, a maggior ragione se è correlato a qualche disturbo, come nel mio caso”.

Costanza Caracciolo e la diastasi addominale

"Inizialmente credevo si trattasse di una condizione fisiologica, legata ai cambiamenti inevitabili del corpo durante le due gravidanze - ha spiegato Costanza Caracciolo, 33 anni Ma quando, a un anno di distanza dall’ultimo parto, ho capito che non c’era verso di buttare giù la pancia, né col solito allenamento (che nel frattempo avevo ripreso) né con le indicazioni del nutrizionista, mi sono sottoposta a un’ecografia della parete addominale, su consiglio del mio medico di famiglia. È venuto fuori che ho una diastasi di cinque centimetri, fortunatamente non accompagnata da ernia ombelicale”.

Costanza Caracciolo e la pancia gonfia

"La pancetta gonfia, soprattutto dopo i pasti, con la conseguente ma lieve perdita del punto vita, sono state il segno più evidente. Avevo anche qualche difficoltà digestiva e un senso di pesantezza a livello di stomaco e intestino”, ha detto l'influencer e imprenditrice siciliana. E poi ancora: “Contrariamente a quanto si pensi, la diastasi non è un disturbo esclusivamente estetico o che coinvolge solo la pancia. Nel mio caso, ad esempio, ha scatenato anche dei mal di schiena che interessano soprattutto la parte bassa. Si intensificano quando svolgo attività che richiedono un certo sforzo fisico. Alla lombalgia si aggiungono sporadici fastidi alle anche e al bacino”. Al momento la Caracciolo non ha ancora deciso se intervenire chirurgicamente per eliminare il problema come fatto da Noemi Bocchi.

Come riconoscere la diastasi addominale post parto: i sintomi

Si parla di diastasi addominale post parto se l’addome continua ad essere rilassato, si gonfia molto dopo aver mangiato e non migliora con l’attività fisica. Non dipende dal tipo di parto: è una conseguenza fisiologica della gravidanza che lascia l’addome più rilassatoQuesta patologia può inoltre comportare: mal di schiena, ernia ombelicale, gonfiore addominale, disturbi della digestione, sensazione di pesantezza nella zona pelvica, alterazioni della postura. Per capire se davvero si tratta di diastasi è opportuno sottoporsi ad una visita specialistica chirurgica ed eseguire un'ecografia della parete addominale. Nelle donne che hanno avuto più gravidanze, la diastasi addominale può portare ad un eccesso di pelle a livello dell’addome.

Come si cura la diastasi addominale post parto

La soluzione della diastasi addominale è chirurgica: richiede un intervento delicato, da eseguire in centri specializzati. Durante l'operazione viene ridotta la distanza tra i muscoli retti e viene così ripristinata la fisiologica anatomia dei muscoli retti addominali. L’intervento viene eseguito per via laparotomica o con un’incisione sulla linea di mezzo dell’addome, oppure ancora con una incisione sovrapubica, simile a quella di un taglio cesareo. Dopo l'intervento bisogna indossare una fascia addominale per un mese e restare a completo riposo. Dopodiché si può tornare a fare qualsiasi attività fisica. Se c'è un eccesso di pelle addominale è necessario anche l'aiuto di un chirurgo plastico, che va ad effettuare un'addominoplastica. 


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