Cos'è l'ileostomia: le cause
L'ileostomia consiste nella deviazione dell'ileo, ovvero la parte finale dell'intestino tenue, verso un'apertura eseguita appositamente sull'addome. Questa apertura, chiamata stoma, va a sostituire l'ano naturale e permette l'espulsione delle feci tramite un sacchetto esterno che viene attaccato all'apertura. Le cause possono essere diverse: cancro del colon-retto, morbo di Chron, poliposi adenomatosa familiare, colite ulcerosa, occlusione intestinale, lesione intestinale da trauma addominale. Malgrado imponga alcune limitazioni e alcuni rigidi comportamenti, l'ileostomia consente comunque di condurre una vita sociale attiva e soddisfacente. I pazienti devono però prestare massima attenzione alla dieta e alla gestione della sacca per la raccolta delle feci.
Le conseguenze dell'ileostomia
L'ileostomia può essere temporanea o permanente. Nel primo caso bisogna poi sottoporre il paziente a una nuova operazione chirurgica per rimettere in comunicazione l'ileo con l'intestino crasso. Dopo l'operazione il paziente deve imparare a gestire la sacca per la raccolta delle feci mentre la convalescenza può durare due, tre mesi (se non ci sono complicazioni).
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