Dai rally alla Dakar: Audi regina del motorsport

La vittoria della RS Q e-tron E2 nel deserto è soltanto l'ultimo esempio di come la Casa tedesca abbia mietuto successi in pista proponendo tecnologie innovative per la produzione di serie. Cominciò tutto nel 1981 con la trazione integrale
Dai rally alla Dakar: Audi regina del motorsport
Daniele Drago
8 min

All'inizio si chiamava Auto Union e negli anni '30 dominava i Gran Premi dell'età dei pionieri; oggi si chiama Audi e continua a rafforzare il proprio ruolo di protagonista del motorsport mondiale. L'obiettivo del futuro è la Formula 1, data fatidica il 2026. Nel frattempo, la Casa dei Quattro Anelli ha appena vinto la Dakar e se si guarda indietro potrà ammirare un palmarès niente male, dove spiccano diverse voci: Le Mans, rally, Turismo e non solo.
La filosofia (vincente) di Audi è quella di testare in pista le tecnologie che serviranno per la produzione delle auto di serie. Tecnologie che sin dall'inizio degli anni '80 si sono rivelate delle vere e proprie pietre miliari del motorsport.

Dakar: auto, lo spagnolo Carlos Sainz vince per la quarta volta

Dalla quattro alla R8

Nel mondo delle corse, ci sono auto che legano il proprio nome alla storia. È il caso dell'Audi quattro: quattro nel senso di 4x4. Non una semplice vettura a trazione integrale, ma la capostipite di una serie di successi che hanno reso Audi quello che è oggi. La cornice gloriosa è quella del Mondiale Rally. Nel 1981 Audi quattro debutta nella competizione in Austria, prima vettura 4x4 di sempre a schierarsi al via del Mondiale. Dal 1982 al 1984 Audi conquista due titoli piloti e due costruttori: la leggenda è appena iniziata.

Sì, perché Audi comincia a salire, e non solo metaforicamente. Dal 1985 al 1987 ottiene vittoria e record alla Pikes Peak, la cronoscalata più celebre al mondo, per tre volte consecutive con la quattro S1, caratterizzata da un'innovativa configurazione delle appendici aerodinamiche onde massimizzare i valori di deportanza anche su sterrato.

Poi, arriva il momento di scendere in pista. All'inizio si fa uno "shakedown" nelle serie americane Trans Am e IMSA GTO, poi nel DTM, il Campionato Tedesco Turismo, e l'Audi V8 ha il tempo di portarsi a casa due titoli piloti (1990 e '91).
Dopo la decisione di ritirare la trazione quattro dalle competizioni Turismo, Audi si dedica ai prototipi. Nel 1999 debutta a Le Mans con l'R8 e arriva terza al primo tentativo. Dal 2000 al 2002 non ce n'è più per nessuno: l'R8 vince 63 gare su 80 e realizza uno storico Triplete, grazie anche alla tecnologia turbo a iniezione diretta della benzina (TFSI) utilizzata per la prima volta nel 2001 e successivamente introdotta nella produzione di serie.

Le Mans dal sapore di… gasolio

A Le Mans Audi ci prende gusto, e nel 2006 mette la firma su un'altra piccola rivoluzione. La R10 TDI diventa infatti la prima vettura da competizione con motore Diesel a trionfare alla 24 Ore, proseguendo il filotto per ben otto volte. Nel 2010 l'Audi R15 TDI stabilisce il nuovo record sulla distanza, tuttora imbattuto. Arrivano vittorie anche nel 2011, nel 2012, nel 2013 e nel 2014, anno in cui a Ingolstadt festeggiano la tredicesima vittoria su 16 gare disputate. Focus sempre sull'innovazione. Un esempio: gli abbaglianti laser oggi disponibili su molteplici modelli di gamma media e superiore di Audi debuttano proprio a Le Mans, nel 2014 con la R18 TDI.

Si vince anche con i motori elettrificati

Nel frattempo passano gli anni, la mobilità si muove in una direzione più sostenibile e l'elettrificazione non coglie Audi impreparata. È della Casa tedesca infatti la prima vittoria di un'auto ibrida alla 24 Ore di Le Mans: è il 2012 e la R18 e-tron quattro rimane imbattuta per tre anni di fila. Al motore centrale V6 TDI da 3,7 litri e 510 cv si abbina l'unità elettrica da 204 cv sull'assale anteriore.

Dall'ibrido al full electric il passo è breve. Nel 2017 infatti Audi diventa il primo Costruttore tedesco a partecipare alla Formula E, massima serie dell'automobilismo sportivo "green". Dopo il titolo piloti nel 2016/2017 vinto da Lucas di Grassi, nel 2017/2018 Audi conquista il titolo costruttori. La monoposto e-tron FE07 eroga una potenza massima di 340 cv sull'assale posteriore.

Nel 2018 appare l'Audi e-tron Vision Gran Turismo. Sviluppata in origine per le gare virtuali su PlayStation 4, questa show car 100% elettrica diventa reale grazie all'ingresso del Marchio in Formula E. Utilizzata quale race taxi e dotata della trazione integrale quattro elettrica, vanta tre motori a elettroni in grado di erogare complessivamente 815 cv a fronte di un peso a vuoto di 1.450 kg.

C'è spazio anche per lo spettacolo. L'Audi S1 e-tron quattro Hoonitron, avrete intuito dalla sigla finale, viene realizzata per i video del compianto Ken Block. Si tratta di un prototipo elettrico con trazione integrale quattro elettrica, basato sull'azione di due propulsori, uno in corrispondenza di ciascun assale. I motori hanno una potenza complessiva di 680 cv e una coppia di 640 Nm.

Rivoluzione elettrica nel deserto

Al "curriculum" non poteva mancare la Dakar. Non poteva mancare l'innovazione tecnologica. Il primo grande passo viene compiuto nel 2023 con la RS Q e-tron, primo prototipo elettrico con range extender al mondo dedicato ai rally raid. La vettura ha tre powertrain elettrici: due MGU, una in corrispondenza di ciascun assale, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce da generatore per contribuire alla ricarica della batteria. Non essendo possibile attingere energia nel deserto, Audi opta per una soluzione "on board": l'accumulatore viene rifornito durante la marcia grazie all'azione di un range extender. Funzione, quest'ultima, affidata al quattro cilindri TFSI di derivazione DTM. La potenza massima del powertrain, per regolamento, è limitata a 369 cv.

Un anno dopo, l'evoluzione della RS Q e-tron porta inevitabilmente a un grande successo. L'Audi RS Q e-tron E2, la macchina con cui Carlos Sainz e Lucas Cruz hanno trionfato alla Dakar, vanta un'aerodinamica affinata per contenere le masse e ribassare il baricentro. L'elettronica alla base del sistema di gestione dell'energia garantisce una superiore efficienza, anche in condizioni limite, mentre gli equipaggi possono contare su di un abitacolo più spazioso e funzionale. Per la prima volta, il range extender viene alimentato da un innovativo carburante sostenibile, ottenuto da residui vegetali, che riduce del 60% le emissioni di CO2 rispetto all'utilizzo di un carburante da competizione tradizionale. La potenza aumenta a 389 cv.

Elettrificazione e carburanti sostenibili, una ricetta che Audi adesso intende portare in Formula 1 a partire dal 2026, l'anno in cui verranno introdotte le nuove regole tecniche. Le stesse regole che hanno spinto la Casa dei Quattro Anelli a tentare l'avventura nella competizione regina del motorsport. Con un passato così glorioso alle spalle, Audi non deve far altro che mettere sul tavolo le proprie ambizioni.

F1, Audi: "Lavoriamo sulla power unit, parola d'ordine efficienza"


© RIPRODUZIONE RISERVATA