Ferrari, perché le supercar sono rosse? La vera storia sul colore

Le auto del Cavallino Rampante sono oramai famose in tutto il mondo, e sono riconoscibili anche e soprattutto per la loro livrea
Ferrari, perché le supercar sono rosse? La vera storia sul colore
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L'Italia nel mondo è rappresentata da diverse icone, le quali ne fanno conoscere la cultura e le passioni. Oltre ai luoghi e i monumenti storici più rappresentativi, ci sono altri caratteri distintivi che la rendono conosciuta, come per esempio la pizza, la pasta, la Vespa... e le Ferrari, veri e propri simboli. Focalizzandoci sull'industria automobilistica, la Scuderia Ferrari è sicuramente la più famosa a livello mondiale, e quando pensiamo alle più belle supercar disponibili nel mercato globale, nella nostra testa appare subito l'immagine di una delle loro auto rosso fuoco. Un colore che si sposa bene con lo spirito di queste vetture, tenaci e aggressive, e sicuramente a molti sarà capitato di pensare almeno una volta nella vita perché per le Ferrari è stata decisa proprio questa livea. La verità? Non è stata una scelta personale dell'azienda.

Come nasce il rosso Ferrari

Facciamo un passo indietro, e arriviamo alla nascita della Scuderia Ferrari. All'epoca, essendo un'azienda molto piccola, essa non produceva auto proprie, bensì correva con le Alfa Romeo . Solo nel 1940 Enzo Ferrari mette in piedi la Auto Avio Costruzioni, attraverso la quale nasce la prima vettura della Casa modenese, che avrebbe dato il via a una serie di gioielli di spicco che avrebbero cambiato il mondo delle corse. Tornando a questo primo modello, che fu chiamato 815, il colore non era il rosso, bensì l'amaranto.

Per capire però come si è arrivati a cambiare colorazione, dobbiamo dire che nel periodo in cui Ferrari aveva le Alfa Romeo, queste ultime erano rosse. Il motivo va ricercato nel fatto che nelle prime gare d'auto ad ogni vettura era stata affidata una specifica colorazione in base alla nazione di provenienza. E il rosso rappresentava le case automobilistiche del Bel Paese. Ciò si tradusse in una sorta di segno distintivo, o di riconoscimento, per capire che tipo di veicolo si avesse davanti.

Considerato che Alfa Romeo e Maserati conquistarono diverse vittorie nel mondo delle corse, il colore rosso si trasformò nel simbolo delle vittorie italiane nelle gare. Nel 1947 arrivò poi la prima vera Ferrari, la 125 S, una spider che nasceva appositamente per le gare d'auto, e che di conseguenza sfoggiò una sfavillante livrea rossa. Oggi le cose sono cambiate e l'azienda oramai può scegliere di che colore far essere la propria vettura, ma all'epoca per le auto che partecipavano nelle corse internazionali era una specie di divisa che non potevano rifiutare di indossare.

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