Tenta la truffa dello specchietto, ma le cose non vanno come previsto e chiede scusa

Un caso strano quello avvenuto nel quartiere di Roma Portuense, dove un malvivente dopo ave rprovato a imbrogliare un uomo e non esserci riusciti è fuggito a gambe levate
Tenta la truffa dello specchietto, ma le cose non vanno come previsto e chiede scusa
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I truffatori sono sempre dietro l'angolo, oppure, è il caso di dire, in mezzo alla strada. Sì, perché non tutti i delinquenti ingannano fingendosi idraulici, sistemisti di reti o elettricisti, alcuni fanno direttamente finta di essere persone normali alle quali è stato arreccato un danno. E così nascono truffe come quella dello specchietto, sempre più frequente a Roma, la cui modalità consiste nell'affiancarsi con l'auto ad un'altra, dopo aver “adocchiato” la vittima, e fare del rumore affinché la si possa incolpare di avergli rotto, per l'appunto, lo specchietto retrovisore, e quindi farsi risarcire. Uno degli ultimi tentativi in Capitale, precisamente a Largo S. Silvia, nel quartiere Portuense, è però fallito.

Le scuse del truffatore

A essere protagonista un uomo che, accortosi di essere ad un certo punto seguito, ha ripreso tutto con lo smartphone, e nel momento in cui il malvivente gli si è avvicinato, lo ha minacciato di chiamare la Polizia. Poco prima della discussione, si era accorto che una vettura di colore blu gli si era affiancata, lanciando un oggetto. La truffa però non è andata in porto in quanto, dopo averlo messo al corrente della denuncia che avrebbe sporto alle forze dell'ordine, il furfante gli ha chiesto scusa, dicendogli persino di aver sbagliato veicolo, fuggendo via.

Il signore coinvolto nel tentato raggiro ha poi scritto un post in un gruppo sui social, avvertendo del pericolo, ecco le sue parole: “hanno appena provato la truffa dello specchietto. Il tipo ha provato a rincorrermi, suonandomi dietro, con la sua Mercedes classe A blu. Ho fermato solo dopo un pò che mi rincorreva, mentre prendevo il cellulare e iniziavo a filmare tutto. Sceso dalla macchina ho ripreso il tipo, mentre mi gridava contro che avevo urtato con la mia macchina la sua. Ho alzato la voce anche io rispondendo che avrei chiamato la polizia e che sarei andato a denunciarlo per avermi inseguito con la sua macchina in quel modo, e accusandomi di cose false. A quel punto mi ha detto: "e si vede che mi sono sbagliato macchina", e se ne è andato via di corsa. Attenzione!”

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