Guerra, contro i carri armati russi l'Ucraina schiera le bici elettriche

I soldati utilizzano i modelli enduro della locale Eleek e dell'americana Delfast sfruttando la loro agilità, silenziosità e capacità di trasporto
Guerra, contro i carri armati russi l'Ucraina schiera le bici elettriche
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Quando ci si trova con le spalle al muro, in guerra, ogni mezzo a quattro o due ruote può rivelarsi uno strumento fondamentale per ribaltare le sorti del combattimento. Lo sa bene l'esercito ucraino, che ha recentemente svelato di far uso di biciclette elettriche per abbattere i carri armati dell'esercito russo. Nello specifico, a essere utilizzati sono i modelli della Casa locale Eleek e della statunitense Delfast.

Bici elettriche in guerra: i vantaggi

Si tratta di biciclette da enduro, adatte quindi a percorrere sia l'asfalto che le strade sterrate, le foreste e le campagne ucraine. Ma, soprattutto, sono elettriche, quindi silenziose. A differenza di moto o altri veicoli con motori endotermici, il fatto di non essere rumorose riesce a far sì che possano operare senza farsi sentire dal nemico. L'agilità è un altro punto di forza. Le bici sono mezzi leggeri e abbastanza veloci da muoversi in maniera lesta attraverso il campo di battaglia: una dote che puà rilevarsi fondamentale in tema di sopravvivenza. E grazie alla loro conformazione, i soldati ucraini possono viaggiare trasportando anche un piccolo razzo capace di distruggere i carri armati russi.

Eleek e Delfast per l'esercito ucraino

Insomma, all'esercito ucraino le bici elettriche convengono. Come accennato, i primi mezzi ad arrivare sul fronte sono stati gli Atom del brand ucraino Eleek: biciclette da una settantina di kg di peso e dalla velocità massima di circa 90-100 km/h. Poi, sono stati gli americani a metterci lo zampino, inviando le Delfast, che hanno meno velocità (80 orari) ma un'autonomia che può arrivare anche a 370 km.

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