Auto a idrogeno, Motor Valley ruolo strategico

"L’opportunità di questo progetto è di far nascere una vera ‘valle dell’idrogeno’ nella nostra provincia". Con queste parole il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, prepara la zona di Modena a diventare il primo sito italiano con una rete distributiva all’altezza
Auto a idrogeno, Motor Valley ruolo strategico
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Non c'è nessuno scherzo. La valle dell’idrogeno accanto alla Motor Valley potrebbe davvero diventare realtà e, così, nella terra dei motori si sta lavorando per far nascere la prima grande rete italiana di rifornimento di idrogeno per auto alimentate con celle a combustibile (fuel cell). 

La conferma sembra arrivare dal presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, che si è recato a Bruxelles per partecipare a un progetto in cui sono coinvolte la regione spagnola dell’Aragona, quella francese dell’Alvernia-Rodano-Alpi, e che dovrebbe portare nell’Emilia un comparto industriale per la mobilità a idrogeno. Un passo importante per la tradizione energetica.
Tomei ha dichiarato: “Come amministratori abbiamo il dovere di porci il tema della sostenibilità ambientale ed energetica dei nostri territori, in una fase storica in cui inquinamento e cambiamenti climatici diventano emergenza. L’opportunità di questo progetto, nato grazie al coinvolgimento del Comune di Spilamberto, è di far nascere una vera ‘valle dell’idrogeno’ nella nostra provincia. Basti pensare che Autobrennero, di cui siamo soci, ha intenzione di realizzare qui una stazione di rifornimento pubblica di idrogeno”.

Ribabendo il concetto. “La nostra provincia può ricoprire un ruolo strategico in questo piano di sviluppo. Ed essere il baricentro di un vero e proprio distretto regionale dell’idrogeno. Per di più in una delle zone a maggior incidenza ambientale. Lo scopo è quello di arrivare ad un masterplan che concretizzi in regione un ‘sistema idrogeno’. Che migliori gli aspetti ambientali, crei nuovi posti di lavoro. Consolidi sul territorio una nuova conoscenza tecnica e gestionale. E una nuova coscienza pubblica”. E’ ancora tutto sulla carta: le intenzioni paiono molto serie.


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